La stagnazione della produttività in Italia rappresenta un grave problema per l’economia del Paese, influenzando negativamente la competitività delle imprese e l’aumento dei salari. Nel 2025, è fondamentale affrontare questa sfida, poiché la produttività è il motore di ogni sistema economico, capace di innescare una crescita sostenuta e duratura. Aumenti salariali e produttività sono interconnessi e si influenzano reciprocamente. È quindi essenziale non accettare passivamente questa situazione di bassa produttività, ma investire attivamente per migliorare questa costante. Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano un’opportunità unica per affrontare le trasformazioni necessarie.
Investimenti in produttività e innovazione
Investire nella produttività implica un sostegno concreto agli investimenti, in particolare quelli ad alto contenuto tecnologico. È cruciale sviluppare una politica industriale che non solo valorizzi le filiere produttive tradizionali ad alto valore aggiunto, ma che si concentri anche su quelle più innovative. Rafforzare strumenti come la Zona Economica Speciale (ZES) per il Mezzogiorno e promuovere la decontribuzione per giovani e donne sono misure che, secondo il Sottosegretario Sbarra, si stanno rivelando efficaci per lo sviluppo del tessuto produttivo. È necessario investire anche sul capitale umano, puntando su formazione e retribuzione, per creare le competenze richieste dal mercato e formare professionisti capaci di affrontare le sfide legate all’evoluzione tecnologica, alla digitalizzazione e alla transizione verde.
L’epoca attuale richiede che il sapere diventi la vera forza delle nazioni. L’aspetto retributivo è altrettanto fondamentale. Il Governo italiano ha già intrapreso azioni significative sul cuneo fiscale, sulla detassazione dei fringe benefit e dei premi di produzione, rendendo strutturali tali interventi. L’intento è di continuare su questa strada, semplificando ulteriormente la detassazione delle componenti premiali della retribuzione e sostenendo benefit e prestazioni di welfare aziendale. È importante promuovere una contrattazione di secondo livello che sia più legata al contesto di lavoro, in modo da distribuire al meglio la produttività generata.
Strategia condivisa per il rilancio
Per rilanciare la produttività è necessario un approccio integrato, che coinvolga molteplici attori e tocchi diverse leve. È fondamentale una strategia condivisa tra istituzioni, parti sociali e sistema educativo. L’impegno e la collaborazione di tutti sono essenziali in un periodo complesso come quello attuale, caratterizzato da tensioni geopolitiche e commerciali che rendono il contesto internazionale instabile, con inevitabili ripercussioni sull’economia reale, sull’occupazione e sulla produzione.
In questi giorni, il Governo sta lavorando attivamente per evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, un conflitto che, secondo le autorità, non avrebbe alcun senso e colpirebbe soprattutto i lavoratori. Gli sforzi sono indirizzati a questo obiettivo, in stretta collaborazione con altri leader e con la Commissione Europea, che ha competenza sul tema. La salvaguardia dei posti di lavoro e la stabilità economica sono priorità assolute per il futuro del Paese.