Jeffrey Edward Epstein è deceduto per suicidio nel 2019, ma la sua controversa eredità, caratterizzata da abusi sessuali e traffico internazionale di minori, continua a influenzare la scena politica americana. Negli ultimi anni, la figura di Epstein ha riacquistato visibilità, in particolare grazie alle dichiarazioni di Donald Trump, che conosceva bene il finanziere. Durante la sua campagna elettorale, Trump ha spesso menzionato i cosiddetti “Epstein files“, ma una volta eletto ha minimizzato l’importanza del caso, definendolo “davvero noioso” e sottolineando che Epstein “è morto da tempo”. Recentemente, la procuratrice che si occupava delle indagini sul magnate è stata licenziata, lasciando intendere che le polemiche stessero per placarsi.
La lettera controversa
Oggi, il Wall Street Journal ha reso pubblica una lettera che, secondo quanto riportato, sarebbe stata inviata da Trump a Epstein in occasione del suo cinquantesimo compleanno. Questo messaggio non è un semplice augurio, ma è caratterizzato da un’immagine audace: le righe di testo sono incorniciate dalla sagoma di una donna nuda, apparentemente disegnata a mano. La firma “Donald” è posizionata in modo provocatorio, sotto la vita, all’altezza del pube, accompagnata dalla frase: “Buon compleanno e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto”. La lettera fa parte di una raccolta di messaggi inviati a Epstein, curata da Ghislaine Maxwell, l’ex compagna di Epstein, condannata a 20 anni per traffico sessuale di minori.
La reazione di Trump
La reazione di Trump non si è fatta attendere. L’ex presidente ha immediatamente dichiarato che la lettera è un falso e ha annunciato l’intenzione di intentare una causa contro il Wall Street Journal e il suo proprietario, Rupert Murdoch. Sul suo social network Truth, Trump ha affermato: “La stampa deve imparare a essere sincera e a non affidarsi a fonti che probabilmente non esistono nemmeno”. Ha inoltre precisato: “Non ho mai dipinto un quadro in vita mia. Non disegno quadri di donne. Non è la mia lingua. Non sono le mie parole”.
In un ulteriore sviluppo, Trump ha incaricato Pam Bondi, procuratrice generale federale, di pubblicare tutte le testimonianze rilevanti della giuria riguardanti il caso Epstein, previa approvazione del tribunale. In un post su Truth, Trump ha affermato: “Alla luce dell’assurda pubblicità data a Jeffrey Epstein, ho chiesto al Procuratore Generale Pam Bondi di produrre qualsiasi testimonianza pertinente resa dalla giuria, previa approvazione del tribunale. Questa TRUFFA, perpetuata dai Democratici, dovrebbe finire, subito!”.
Poco dopo, Bondi ha confermato su X che il Dipartimento di Giustizia è pronto a richiedere alla corte di desecretare le trascrizioni della giuria, rendendo chiaro che la questione è tutt’altro che risolta. La saga di Epstein e delle sue connessioni con figure di spicco continua a suscitare attenzione e dibattito, rimanendo un tema caldo nella politica americana.