Corinaldo, l’evaso è stato rintracciato dopo la fuga in Spagna

Veronica Robinson

Luglio 18, 2025

Andrea Cavallari, un giovane di 26 anni appartenente alla banda dello spray, è al centro di una vicenda che sembra più un viaggio turistico che una fuga da un passato criminale. Cavallari è stato condannato per la tragica strage avvenuta nel 2018 presso la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove sei persone persero la vita a causa di una calca durante un concerto di Sfera Ebbasta.

La fuga e il viaggio in spagna

Il 3 luglio 2025, Cavallari ha approfittato di un permesso dal carcere di Bologna per discutere la sua laurea in giurisprudenza, ma ha deciso di non tornare. Dopo essere evaso, si è diretto in Spagna, attraversando la frontiera via terra per evitare i controlli di polizia. Il suo primo approdo è stato Barcellona, dove è stato rintracciato per la prima volta il 13 luglio.

Le autorità e le ricerche

Durante il suo soggiorno, Cavallari ha soggiornato in un hotel, da cui è stato avvistato mentre si allontanava in ciabatte e abbigliamento da mare. Questo comportamento ha destato non poche preoccupazioni tra le autorità, che hanno intensificato le ricerche per riportarlo in custodia. La sua fuga ha sollevato interrogativi su come un condannato possa approfittare di permessi per compiere atti di evasione, sollecitando un dibattito sulla sicurezza e le procedure carcerarie.

Indagini e vulnerabilità del sistema

Le indagini sono proseguite, con le forze dell’ordine che hanno monitorato i suoi spostamenti in Spagna e cercato di raccogliere informazioni sui suoi contatti. La situazione di Cavallari ha messo in luce le vulnerabilità del sistema di giustizia, evidenziando la necessità di rivedere le politiche relative ai permessi e alle evasioni.