Detenuto deceduto nel carcere di Prato, si indaga su un possibile omicidio

Rosita Ponti

Luglio 18, 2025

Un detenuto di origine rumena, di 58 anni, è stato rinvenuto senza vita all’interno del carcere La Dogaia, situato a Prato, il 15 marzo 2025. Il decesso si è verificato nella sezione di isolamento, dove l’uomo stava scontando una sanzione disciplinare. La notizia è stata confermata dalla procura di Prato, che non esclude la possibilità di un omicidio.

Indagini in corso

Il procuratore capo, Luca Tescaroli, ha comunicato che, a seguito di un sopralluogo effettuato, è stato disposto un esame autoptico. Le autorità stanno anche analizzando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura per determinare le circostanze che hanno portato alla morte del detenuto.

Precedenti penali e comportamento

Il soggetto in questione aveva un lungo elenco di precedenti penali, che includevano reati gravi come violenza sessuale, maltrattamenti, calunnia, minacce e lesioni personali. Era previsto che completasse la sua pena il 24 febbraio 2026. Nonostante il suo passato criminale, il 5 luglio 2024, aveva preso parte a una rivolta all’interno del carcere, risultando in possesso di armi rudimentali. Tuttavia, durante la perquisizione della sua cella non sono stati rinvenuti elementi che potessero far pensare a un suicidio, come corde o lacci.

Aumento della violenza carceraria

La procura ha messo in evidenza un allarmante aumento della violenza all’interno della struttura carceraria, con gruppi di detenuti che esercitano violenza su altri. È stata segnalata anche una preoccupante facilità di movimento per i detenuti, una situazione che si estende anche alla sezione di isolamento, creando un clima di insicurezza e tensione all’interno del carcere.