Secondo la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale, l’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori (IVC) rappresenta un insieme di manifestazioni cliniche dovute a un’anomalia funzionale del sistema venoso. Questo disturbo è causato da un’incontinenza delle valvole venose, con o senza la presenza di ostruzioni nelle vene superficiali, profonde o perforanti.
Manifestazioni dell’ivc
L’IVC si manifesta principalmente attraverso una ridotta efficienza delle valvole che regolano il flusso sanguigno dagli arti inferiori verso il cuore. Questa condizione provoca l’accumulo di sangue in specifiche aree del corpo. Se non trattata, l’insufficienza venosa cronica può progredire, portando a complicazioni serie come la sindrome post-flebitica e le ulcere venose.
Complicanze dell’ivc
La sindrome post-flebitica è una complicanza a lungo termine che si sviluppa a seguito della formazione di un coagulo di sangue in una vena profonda, generalmente nella gamba. Questa condizione può causare dolore, gonfiore e altre problematiche associate alla circolazione sanguigna.
Ulcere venose
Le ulcere venose, d’altra parte, sono lesioni cutanee croniche che si localizzano prevalentemente nella parte inferiore delle gambe, in particolare a livello delle caviglie. Queste lesioni possono essere estremamente dolorose e richiedono un trattamento adeguato per evitare infezioni e altre complicanze.
Statistiche sull’ivc
Negli Stati Uniti, secondo il National Institutes of Health, si stima che tra il 10% e il 35% degli adulti soffra di insufficienza venosa cronica. La situazione è particolarmente preoccupante per gli adulti di età pari o superiore a 65 anni, di cui circa il 4% sviluppa ulcere venose. Nei casi meno gravi di IVC, il trattamento può consistere nell’applicazione di calze elastiche o bende compressive, che aiutano a ripristinare la corretta pressione sanguigna. Tuttavia, nelle situazioni più gravi, le opzioni terapeutiche possono includere farmaci, interventi chirurgici e procedure come l’ablazione meccanochimica, che utilizza un catetere e uno sclerosante per indurre il collasso della vena interessata.