La Procura presenta ricorso in Cassazione contro l’assoluzione di Salvini: “Fatti evidenti, leggi trascurate”

Rosita Ponti

Luglio 18, 2025

La Procura della Repubblica di Palermo ha intrapreso un’azione legale presentando ricorso alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione di Matteo Salvini, ex Ministro dell’Interno, avvenuta in primo grado. L’imputato è accusato di rifiuto d’atti d’ufficio e sequestro di persona in relazione ai 147 migranti bloccati a bordo della nave Open Arms nell’agosto 2019. La decisione di presentare il ricorso è stata ufficializzata il 10 luglio 2025.

Commento di salvini sul verdetto

Matteo Salvini ha commentato il verdetto, affermando di aver partecipato a oltre trenta udienze e di essere stato assolto dal Tribunale, il quale ha riconosciuto che la difesa dei confini nazionali non costituisce un reato. Ha aggiunto: “Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo”. Questa dichiarazione evidenzia la determinazione di Salvini nel continuare a sostenere le sue azioni durante il mandato.

Azione della procura e interpretazione della sentenza

La Procura ha scelto di rivolgersi direttamente alla Cassazione, la quale funge da giudice di legittimità. Gli inquirenti sostengono che il verdetto di assoluzione non confuta la narrazione dei fatti presentata dall’accusa, che rimarrebbe quindi valida. Secondo i rappresentanti della Procura, la sentenza si limita a interpretare erroneamente le leggi e le convenzioni internazionali, affermando che l’Italia non avesse l’obbligo di assegnare un porto sicuro alla nave spagnola. Per i pubblici ministeri, un ulteriore processo d’appello risulterebbe superfluo.

Dibattito pubblico sul caso salvini

Il caso di Salvini ha suscitato un ampio dibattito pubblico, evidenziando le tensioni tra le politiche di gestione dell’immigrazione e le normative internazionali sui diritti umani. La decisione della Procura di ricorrere in Cassazione potrebbe avere ripercussioni significative sia sul piano politico che su quello legale, mantenendo alta l’attenzione su una questione che continua a dividere l’opinione pubblica italiana.

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