La statua della Maddalena di Donatello presenta segni di una malattia rara

Veronica Robinson

Luglio 18, 2025

La figura della Maddalena penitente, scolpita da Donatello tra il 1453 e il 1455, presenta caratteristiche sorprendenti che la allontanano dall’iconografia tradizionale della Santa. Con un volto scavato, occhi infossati e una magrezza estrema, la scultura rivela segni distintivi di una malattia rara. I muscoli e i tendini sembrano a fior di pelle, le vene sono in evidenza e i capelli lunghi e ispidi contribuiscono a un aspetto invecchiato. Secondo uno studio paleopatologico, questa rappresentazione potrebbe essere il riflesso della lipodistrofia, una condizione caratterizzata dalla perdita di tessuto adiposo.

Lo studio sulla Maddalena di Donatello

Nel 2025, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Osservatorio Malattie Rare (Omar) e il Ministero della Cultura, ha pubblicato sulla rivista Journal of Endocrinological Investigation un’analisi approfondita che esplora il legame tra la scultura lignea, attualmente custodita presso il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, e la lipodistrofia. Attraverso questa ricerca, i medici e i paleopatologi hanno cercato di comprendere come l’arte possa riflettere le malattie del passato.

La paleopatologia si occupa di studiare le malattie antiche attraverso l’analisi di resti biologici e fonti indirette, come documenti storici e opere d’arte. Questa disciplina consente di ottenere informazioni preziose sulla storia delle malattie umane. Nel caso della Maddalena, gli studiosi hanno identificato nell’aspetto della statua i sintomi tipici di una persona affetta da lipodistrofia. Si ipotizza che Donatello abbia utilizzato come modella una persona realmente malata, che ha contribuito a dare vita a questa straordinaria opera d’arte.

Il significato della scoperta

Questa scoperta offre un nuovo punto di vista sull’arte rinascimentale e sulla rappresentazione delle malattie. L’analisi della Maddalena di Donatello non solo arricchisce la comprensione della scultura, ma invita anche a riflettere su come le condizioni fisiche influenzino la percezione artistica. L’opera, quindi, non è solo un esempio di abilità tecnica, ma anche una testimonianza della vulnerabilità umana e delle sfide legate alla salute.

Il legame tra arte e medicina è un tema ricorrente nella storia, e questo studio rappresenta un passo importante nella ricerca paleopatologica. La possibilità di identificare malattie attraverso opere d’arte offre una nuova dimensione alla comprensione delle società passate e delle loro interazioni con la salute. La Maddalena penitente diventa così non solo un simbolo di pentimento, ma anche un riflesso della condizione umana e delle sue fragilità.

La ricerca continua a suscitare interesse e dibattito, poiché il mondo dell’arte e quello della scienza si intrecciano in modi inaspettati, rivelando storie e significati nascosti dietro le opere più celebri.