L’Unione Europea ha recentemente approvato un pacchetto di sanzioni che rappresenta uno dei più severi colpi inferti alla Russia fino ad oggi. Questa decisione, presa il 10 gennaio 2025, è stata motivata dalla necessità di ridurre la capacità della Russia di condurre operazioni belliche e di ribadire il supporto incondizionato dell’Europa all’Ucraina. Attraverso queste misure, l’UE intende mantenere alta la pressione su Mosca fino a quando non deciderà di porre fine alla sua aggressione.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il diciottesimo pacchetto di sanzioni, che colpisce in modo significativo i settori energetico, bancario e militare russi. Le nuove misure non solo mirano a limitare gli scambi commerciali tra la Russia e l’Unione, ma si propongono anche di garantire che i responsabili della guerra di aggressione contro l’Ucraina siano ritenuti responsabili delle loro azioni. Inoltre, il pacchetto include restrizioni aggiuntive nei confronti della Bielorussia.
Misure economiche contro la Russia
Il pacchetto recentemente approvato include una serie di misure economiche e individuali destinate a intensificare la pressione su Mosca e a promuovere una pace duratura per l’Ucraina. Tra le principali novità, l’Unione Europea ha introdotto un significativo elenco di 55 nuovi nomi, comprendente 14 individui e 41 entità, accusati di compromettere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Con questa aggiunta, il numero totale di nomi inseriti nella lista nera supera i 2.500.
In particolare, l’UE ha deciso di ridurre le entrate energetiche della Russia abbassando il tetto massimo del prezzo del petrolio greggio da 60 a 47,6 dollari al barile. Questa misura è stata adottata per allineare il prezzo ai valori correnti del mercato globale. Inoltre, è stato implementato un meccanismo dinamico per adeguare il tetto massimo, garantendo così l’efficacia della misura nel tempo. Le esportazioni di petrolio rappresentano ancora una parte significativa delle entrate governative russe.
L’Unione ha anche ampliato le sanzioni per includere ulteriori 105 navi, portando il totale delle navi soggette a restrizioni a 444. Queste navi, parte della flotta ombra di Vladimir Putin, sono state coinvolte nell’illecito trasporto di petrolio e di equipaggiamento militare. Le sanzioni includono anche il divieto di accesso ai porti e l’imposizione di restrizioni sui servizi marittimi.
Settore bancario e finanziario sotto attacco
Le nuove sanzioni dell’Unione Europea hanno un impatto significativo anche sul settore bancario. L’UE ha trasformato il divieto di fornire servizi di messaggistica finanziaria a determinate banche russe in un divieto totale di transazione, estendendo questa misura a ulteriori 22 istituti. Questo provvedimento si aggiunge ai 23 già colpiti dal divieto.
In un ulteriore sforzo per limitare l’accesso della Russia ai mercati finanziari globali, l’Unione ha abbassato la soglia per sanzionare istituti finanziari di paesi terzi che supportano la guerra russa o che sono collegati al Sistema per il trasferimento di messaggi finanziari (SPFS), un’alternativa russa al sistema SWIFT. Le misure includono anche il divieto di transazioni con il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF) e le sue filiali, limitando ulteriormente le possibilità di investimento per la Russia.
In aggiunta, è stato introdotto un divieto sulla vendita e sull’esportazione di software di gestione nel settore bancario, mirato a ridurre ulteriormente le capacità finanziarie della Russia.
Colpi al complesso militare-industriale
Per limitare le capacità militari della Russia, il Consiglio ha deciso di implementare sanzioni severe nei confronti di fornitori del complesso militare-industriale russo, inclusi tre enti con sede in Cina. Queste misure sono progettate per ostacolare l’accesso della Russia a beni e tecnologie militari. Inoltre, il pacchetto include sanzioni per otto aziende bielorusse che supportano gli sforzi bellici russi.
Sono state imposte restrizioni più severe all’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, con particolare attenzione a quelle che potrebbero potenziare il settore della difesa russo. L’elenco include prodotti utilizzati nella produzione di armi e sistemi militari. È stato esteso anche il divieto di transito per beni critici attraverso il territorio russo.
Responsabilità e misure contro la Bielorussia
Il pacchetto di sanzioni include anche misure contro individui coinvolti nell'”educazione militare” di bambini ucraini, portando il numero totale di casi legati alla deportazione e all’indottrinamento di minori a oltre 90. Sono stati menzionati diversi rappresentanti russi attivi nei territori occupati, coinvolti in attività di manipolazione del patrimonio culturale ucraino.
Oltre alle sanzioni già imposte alla Russia, il pacchetto include anche nuove misure contro la Bielorussia, come il divieto assoluto di transazioni finanziarie e un embargo sulle armi. Queste misure mirano a isolare ulteriormente il regime di Minsk e a limitare il suo supporto alla Russia.
Con queste nuove sanzioni, l’Unione Europea dimostra la sua determinazione a mantenere alta la pressione su Mosca, continuando a sostenere l’Ucraina e a lavorare per una pace giusta e duratura.