La situazione in Ucraina continua a essere critica, giunta al giorno 1241 del conflitto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente rivolto un appello al suo omologo statunitense Donald Trump, proponendo uno scambio di armamenti: missili statunitensi in cambio di droni ucraini. Nel frattempo, Kiev ha ufficialmente aderito alla Corte penale internazionale, mentre la NATO ha confermato l’intenzione di inviare i sistemi di difesa Patriot a Kiev nel più breve tempo possibile.
Attacchi russi nel Donetsk: bilancio tragico
Nella regione orientale del Donetsk, due persone hanno perso la vita e sette sono rimaste ferite a causa di bombardamenti russi. Le autorità locali hanno comunicato che l’esercito russo ha colpito la città di Kostiantynivka con artiglieria per oltre due ore. Le vittime, di 57 e 59 anni, si aggiungono a un bilancio di 32 edifici residenziali danneggiati. Inoltre, sei ulteriori feriti sono stati registrati a Kramatorsk, vittima di attacchi con droni.
Slovacchia e sanzioni contro la Russia
Il premier slovacco Robert Fico ha annunciato che la Slovacchia non porrà il veto all’adozione del diciottesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia. Questo cambiamento di posizione è stato motivato dalla necessità di non ostacolare i negoziati con la Commissione europea riguardanti le risorse energetiche. In passato, la Slovacchia aveva bloccato due volte il pacchetto di sanzioni, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza delle forniture energetiche.
La NATO accelera l’invio dei Patriot a Kiev
Alexus Grynkewich, Comandante supremo della NATO, ha dichiarato che l’alleanza sta lavorando per inviare rapidamente sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina. Durante una conferenza a Wiesbaden, ha sottolineato che non rivelerà dettagli specifici riguardo al numero di armi trasferite. Trump ha recentemente espresso la sua disponibilità a spedire ulteriori sistemi Patriot all’Ucraina, mentre il generale Grynkewich ha pianificato di incontrare le nazioni europee per coordinare l’invio di armamenti.
Controllo su Internet in Russia
La Duma russa ha approvato in seconda lettura una legge che rafforza il controllo sull’uso di Internet, imponendo multe fino a 5.000 rubli per chi cerca contenuti considerati “estremisti” dalle autorità. Tra i bersagli ci sono anche organizzazioni critiche nei confronti del governo, come la Fondazione Anticorruzione di Alexei Navalny. Un emendamento prevede sanzioni per chi pubblicizza servizi VPN, con multe che possono arrivare fino a 500.000 rubli. Tuttavia, l’uso di VPN non è ancora vietato.
Invio dei Patriot: tempistiche incerte
Friedrich Merz, cancelliere tedesco, ha affermato che l’invio dei missili Patriot americani in Ucraina, finanziati dalla Germania, potrebbe avvenire in giorni o settimane. Merz ha sottolineato che il suo ministro della Difesa è in contatto con le autorità statunitensi per definire i dettagli. Ha anche elogiato l’apertura di Trump, evidenziando l’importanza di esercitare pressioni su Mosca per raggiungere un cessate il fuoco.
L’Ucraina si unisce alla Corte penale internazionale
Il 17 luglio 2025, l’Ucraina è diventata ufficialmente il 125esimo Stato a ratificare lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI). Durante una cerimonia all’Aja, la presidente della CPI, Tomoko Akane, ha consegnato all’ambasciatore ucraino nei Paesi Bassi, Andriy Kostin, una copia dello Statuto. Akane ha sottolineato che l’adesione dell’Ucraina rappresenta un impegno per porre fine all’impunità per crimini gravi. L’Ucraina aveva già accettato la giurisdizione della Corte in seguito all’invasione russa nel 2014.
Zelensky critica Putin e chiede pressioni dagli Stati Uniti
Il presidente Zelensky ha dichiarato che Vladimir Putin “non è pronto a un compromesso” e ha esortato gli Stati Uniti a intensificare le sanzioni contro la Russia. In un’intervista al New York Post, ha evidenziato che ogni giorno di conflitto porta a ulteriori sofferenze e distruzioni. Zelensky ha espresso gratitudine per il sostegno di Trump, sottolineando l’urgenza di un intervento decisivo da parte degli Stati Uniti.