Un recente studio condotto dall’Università della Florida, pubblicato il 18 luglio 2025 sulla rivista ‘Nature Biomedical Engineering’, ha portato alla luce risultati significativi riguardo a un potenziale vaccino universale contro il cancro. Questa ricerca, finanziata da agenzie federali e fondazioni americane, tra cui i National Institutes of Health, ha rivelato che un vaccino terapeutico sperimentale a mRna ha la capacità di potenziare l’efficacia dei farmaci immunoterapici comunemente utilizzati, come gli inibitori di Pd-1, generando una robusta risposta anticancro in modelli animali.
I risultati dello studio
Gli scienziati hanno scoperto che il vaccino non si concentra su una specifica proteina del tumore, ma stimola le difese naturali del corpo a combattere il cancro come se fosse un virus generico. Questa strategia innovativa potrebbe cambiare radicalmente l’approccio terapeutico alla malattia. L’oncologo pediatrico Elias Sayour, principale autore dello studio, ha sottolineato come questa ricerca possa rappresentare un nuovo percorso terapeutico, alternativo a chirurgia, chemioterapia e radioterapia, con potenziali applicazioni per affrontare tumori resistenti ai trattamenti convenzionali.
Il team di ricerca ha messo in evidenza che l’approccio utilizzato, che non si focalizza su bersagli specifici, ha portato a risultati promettenti. La scoperta di una risposta immunitaria robusta potrebbe aprire la strada a un vaccino antitumorale pronto all’uso, in grado di attivare le difese immunitarie in modo efficace e mirato, come affermato da Duane Mitchell, coautore dello studio.
Un nuovo paradigma nella lotta contro il cancro
Il team di ricerca ha osservato che, a differenza dei metodi tradizionali che si concentrano su bersagli specifici, l’impiego di un vaccino progettato per stimolare una risposta immunitaria vigorosa ha prodotto risultati incoraggianti. Mitchell ha evidenziato che questa strategia potrebbe condurre a un vaccino antitumorale in grado di attivare efficacemente le difese immunitarie.
La nuova ricerca ha cercato di adattare una strategia già promettente, utilizzata in studi clinici precedenti, dove un vaccino a mRna ha dimostrato di riattivare il sistema immunitario contro il glioblastoma, un tipo di cancro cerebrale particolarmente aggressivo. L’obiettivo è sviluppare un vaccino a mRna generalizzato, non specifico per un virus o per cellule tumorali mutate, ma capace di attivare una risposta immunitaria robusta.
Sviluppi futuri e sperimentazioni cliniche
Il team di Sayour ha già ottenuto risultati significativi in modelli murini di melanoma e altre neoplasie, dimostrando che in alcuni casi i tumori sono stati completamente eliminati. La prossima fase prevede l’ottimizzazione delle formulazioni vaccinali per avviare al più presto la sperimentazione clinica sull’uomo.
Le implicazioni di questo studio sono notevoli e potrebbero rappresentare un approccio universale per stimolare la risposta immunitaria dei pazienti contro il cancro. Con questa nuova strategia, la ricerca si propone di aprire nuove strade nella lotta contro questa malattia, offrendo speranza a molti pazienti e alle loro famiglie.