Due cittadini italiani nel centro migranti Alligator Alcatraz in Florida saranno rimpatriati

Rosita Ponti

Luglio 19, 2025

Attualmente, gli italiani Gaetano Cateno Mirabella Costa, nato a Taormina il 12 luglio 1980, e Fernando Eduardo Artese, originario di Buenos Aires e nato il 19 settembre 1961, sono detenuti presso la struttura carceraria Alligator Alcatraz, situata nella Contea di Miami-Dade. Mirabella Costa è stato arrestato il 3 gennaio 2025 con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti senza regolare prescrizione medica, aggressione e aggressione nei confronti di una persona con più di 65 anni. Dopo essere stato recluso nel carcere della Contea di Marion (Florida), il suo procedimento giudiziario si è concluso il 7 maggio con una condanna a sei mesi di detenzione. Al termine della pena, è stata disposta la sua deportazione in Italia per violazione delle norme migratorie, e il trasferimento ad Alligator Alcatraz è avvenuto il 9 luglio.

Artese, cittadino sia italiano che argentino, risiedeva a Las Palmas de Gran Canaria in Spagna con la moglie e i due figli, registrato presso l’Aire del vice consolato di Arona. È stato arrestato a giugno 2025 per overstay dopo essere stato fermato dalla polizia stradale per un controllo del suo veicolo commerciale, segnalato per una contravvenzione non pagata. Durante il controllo, è emerso che Artese stava lavorando con un permesso turistico (Esta). La sua famiglia è in contatto con il consolato generale argentino a Miami. Inizialmente detenuto presso il Border Patrol a Riviera Beach, Artese è stato trasferito ad Alligator Alcatraz il 3 luglio 2025.

Condizioni di detenzione e testimonianze

Il Tampa Bay Times ha pubblicato interviste telefoniche con sette detenuti e alcuni familiari, che hanno denunciato le condizioni disumane all’interno della struttura. Artese, in una delle interviste, ha descritto il luogo come un campo di concentramento, affermando che i detenuti vengono trattati come criminali e subiscono umiliazioni quotidiane. Ha sottolineato che molti di loro sono lavoratori onesti che lottano per mantenere le proprie famiglie.

Artese è entrato negli Stati Uniti quasi dieci anni fa dalla Spagna, utilizzando il suo passaporto italiano per un programma di esenzione dal visto per un soggiorno di 90 giorni. La sua famiglia lo ha raggiunto nel 2018, con la moglie di 62 anni in possesso di un visto per studenti e la figlia di 19 anni arrivata legalmente. Il 25 giugno, quando la polizia lo ha fermato, è emerso che c’era un mandato di arresto a suo carico per non essersi presentato a un’udienza a marzo riguardante una multa per guida senza patente. Secondo i familiari, non si era presentato per paura di un arresto. Sei giorni dopo, è stato trasferito all’U.S. Immigration and Customs Enforcement e condotto ad Alligator Alcatraz.

La struttura di detenzione Alligator Alcatraz

La struttura carceraria in cui sono detenuti Mirabella Costa e Artese è sotto la giurisdizione della divisione ICE-ERO (Enforcement and Removal Operations). Stabilire una comunicazione con questa divisione si è rivelato complesso. Il consolato generale ha contattato l’ufficio locale dell’OFM (Office for Foreign Missions) del Dipartimento di Stato, che ha fornito i dettagli dell’ufficiale responsabile delle procedure di rimpatrio ad Alligator Alcatraz, cercando di facilitare un contatto più efficace con la struttura.

Alligator Alcatraz ha attirato l’attenzione dei media per la sua posizione, circondata da feroci rettili e paludi, una sorta di “Alcatraz degli alligatori” nel cuore delle Everglades, in linea con la politica di espulsione dei migranti privi di documenti promossa dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La struttura si trova presso il Dade-Collier Training and Transition Airport, un aeroporto abbandonato in una vasta area di foreste di mangrovie e paludi, che ospita tende e letti per 1.000 “stranieri criminali”, come dichiarato dal procuratore generale dello Stato, James Uthmeier.

L’area di 30 miglia quadrate (78 chilometri quadrati) è stata definita un’opportunità efficiente e a basso costo per costruire una struttura di detenzione temporanea, evitando investimenti ingenti per la sicurezza perimetrale. Uthmeier ha descritto Alligator Alcatraz come un luogo ideale per implementare il programma di deportazione di massa avviato dall’amministrazione Trump, evidenziando che chi esce dalla struttura si trova in un ambiente ostile, circondato da alligatori e pitoni, senza alcun luogo sicuro dove rifugiarsi.

Il progetto di detenzione, attuato durante i mesi estivi torridi in un contesto difficile e pericoloso, si inserisce in una serie di misure severe che mirano a scoraggiare i migranti dal tentare di entrare negli Stati Uniti. La Florida, governata dal repubblicano Ron DeSantis, si distingue per la sua stretta collaborazione con l’amministrazione Trump in materia di immigrazione.