Il monitoraggio delle specie di zanzare nel Nord Italia offre spunti significativi per la stagione estiva del 2025. Le osservazioni condotte dal team di EntoPar dell’Università Statale di Milano rivelano che la zanzara tigre continua a dominare il panorama, ma altre specie come la zanzara notturna non possono essere trascurate. Le indagini hanno rivelato anche la presenza di zanzara coreana e zanzara giapponese, che si stanno sempre più adattando alle condizioni climatiche locali.
Analisi della situazione attuale delle zanzare nel nord italia
Il 19 luglio 2025, Sara Epis, professore associato di parassitologia presso l’Università degli Studi di Milano, ha fornito aggiornamenti sulla situazione delle zanzare per la stagione in corso. La professoressa ha notato che quest’anno il fenomeno è in ritardo rispetto al 2024, quando si era registrato un anticipo significativo. Le temperature elevate e le recenti piogge hanno, tuttavia, favorito la diffusione delle zanzare, creando un ambiente ideale per la loro proliferazione.
Epis ha messo in evidenza come l’aumento delle piogge irregolari, caratterizzate da eventi intensi seguiti da periodi di calore, abbia generato raccolte d’acqua stagnante, habitat perfetti per la riproduzione delle zanzare. Queste condizioni climatiche potrebbero portare a un incremento della popolazione di zanzare nei prossimi mesi, con un picco previsto tra luglio e settembre, periodo in cui si registrano anche i maggiori casi di malattie trasmesse da questi insetti.
Specie di zanzare identificate e diffusione
Il team di ricerca ha identificato diverse specie di zanzare attive durante questo periodo. La zanzara tigre (Aedes albopictus) è la più comune, ma non è l’unica. Altre specie come la Culex pipiens, conosciuta come zanzara notturna, sono anch’esse presenti e rappresentano un rischio per la salute pubblica, in quanto vettori di virus come il West Nile.
In aggiunta, si segnalano specie invasive come l’Aedes koreicus e l’Aedes japonicus, che si trovano principalmente nelle aree periurbane del Nord Italia. Queste zanzare stanno attirando l’attenzione degli studiosi, poiché potrebbero avere un ruolo significativo nella trasmissione di virus, e sono attualmente oggetto di studi approfonditi.
Impatto delle condizioni ambientali sulla riproduzione delle zanzare
La professoressa Epis ha sottolineato l’importanza dell’acqua per la riproduzione delle zanzare. Senza condizioni di umidità adeguate, come quelle create da piogge regolari, le zanzare non possono riprodursi efficacemente. Le Culex, in particolare, tendono a trovare habitat nei tombini e nei bidoni, dove si accumula acqua stagnante.
Attualmente non sono state rilevate nuove specie di zanzare nel Nord Italia, ma la continua osservazione è fondamentale per monitorare eventuali cambiamenti nel loro comportamento e nella loro diffusione. Gli esperti mantengono alta l’attenzione, poiché le condizioni climatiche possono influenzare in modo significativo la popolazione di questi insetti e, di conseguenza, la salute pubblica.