Il crollo di Stava: testimonianze di un disastro che ha segnato la storia

Veronica Robinson

Luglio 19, 2025

Oggi, 19 luglio 2025, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si trova in Trentino per commemorare il 40° anniversario del tragico disastro avvenuto nella Val di Stava. Quel giorno del 1985, due bacini di decantazione della miniera di fluorite di Prestavel cedettero, causando un’improvvisa e devastante inondazione di fanghiglia. In pochi istanti, circa 180mila metri cubi di materiale furono riversati a una velocità di 90 chilometri all’ora, travolgendo i centri abitati situati nella vallata sottostante.

Il disastro della Val di Stava

Il 19 luglio 1985 segna una data tragica nella storia del Trentino. I bacini di decantazione della miniera di Prestavel, in quel momento, non erano in grado di contenere il materiale accumulato, e il cedimento portò a una catastrofe che costò la vita a 268 persone. La furia della fanghiglia non risparmiò nulla, distruggendo case, infrastrutture e, soprattutto, causando un dolore incommensurabile nelle famiglie delle vittime.

Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli, due tra i primi giornalisti giunti sul luogo dell’accaduto, hanno condiviso le loro testimonianze su quella drammatica mattinata. Ricordano l’atmosfera di panico e confusione che si respirava, mentre la notizia del crollo si diffondeva rapidamente. Le immagini di quel giorno, ora storiche, ritraggono la devastazione e il coraggio di coloro che si adoperarono per soccorrere le persone colpite. La loro narrazione offre uno sguardo profondo su un evento che ha segnato non solo la Val di Stava, ma l’intera nazione.

Le testimonianze dei giornalisti

Folgheraiter e Lunelli, con le loro parole, riescono a trasmettere l’intensità di quei momenti, descrivendo le scene di distruzione e il lavoro incessante dei soccorritori. Le immagini d’epoca, che accompagnano le loro testimonianze, rivelano la gravità della situazione, mostrando i danni irreparabili e le comunità in lutto. È importante ricordare questi eventi, non solo per onorare la memoria delle vittime, ma anche per riflettere sulle misure di sicurezza che devono essere adottate per prevenire simili tragedie in futuro.

Oggi, a distanza di quarant’anni, il ricordo della catastrofe rimane vivo nella memoria collettiva. La visita di Sergio Mattarella rappresenta un momento di riflessione e commemorazione, un’opportunità per riaffermare l’importanza della sicurezza nelle attività minerarie e per onorare coloro che hanno perso la vita quel giorno. La storia della Val di Stava è un monito per tutti, affinché si lavori incessantemente per garantire che tali eventi non si ripetano mai più.