Il 10 agosto 2025, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha partecipato a Tesero, in Trentino, alla cerimonia commemorativa per il quarantesimo anniversario della strage di Stava. Durante il suo intervento, il Capo dello Stato ha messo in evidenza la rilevanza di questo evento nel contesto attuale, caratterizzato da **conflitti** e **tensioni internazionali**. Mattarella ha poi proseguito la sua visita a Rovereto, dove ha reso omaggio alla **Campana dei caduti**, simbolo di **pace** e **unità**.
Il discorso di mattarella
Nel suo discorso, Mattarella ha richiamato l’attenzione sulle recenti “guerre di annessione territoriale” e sugli atti di **violenza** che colpiscono luoghi di culto e aree destinate a fornire **aiuto umanitario**. Ha descritto come queste situazioni facciano riaffiorare “ombre” di un passato inquietante, riferendosi a momenti storici di **conflitto** e **oppressione**. Il Presidente ha espresso preoccupazione per la crescente normalizzazione di atti violenti, sottolineando che le **guerre** non si limitano più solo ai combattimenti tra soldati, ma si estendono anche a **civili innocenti**, colpiti nei luoghi di preghiera e nei contesti di assistenza.
Ritorno a rovereto
Mattarella ha ricordato l’importante iniziativa di don Antonio Rossaro, che cento anni fa aveva forgiato la **campana Maria Dolens** utilizzando i **cannoni** delle nazioni coinvolte nella **Prima Guerra Mondiale**, un gesto che simboleggiava la **speranza di pace**. Il Presidente ha sottolineato l’importanza di questo ritorno a Rovereto, soprattutto in un periodo in cui l’umanità si trova a fronteggiare **sfide** e **conflitti** che sembravano superati. Ha evidenziato come l’attuale situazione internazionale non solo contrasti con le aspirazioni collettive, ma possa anche alimentare sentimenti di **odio** e **divisione**.
Messaggio di speranza e pace
Il Capo dello Stato ha concluso il suo intervento esprimendo la necessità di un messaggio di **speranza** e **pace**, richiamando l’importanza dei rintocchi della campana Maria Dolens. Secondo Mattarella, questi suoni devono rappresentare non solo il **dolore** per le sofferenze attuali, ma anche un invito a perseguire un **futuro migliore**, libero da **conflitti** e **violenze**. La sua visita e le sue parole hanno voluto essere un forte richiamo alla **riflessione** e all’**unità**, in un momento in cui il mondo sembra essere nuovamente in balia di **tensioni** e **conflitti**.