Dall’inizio del 2025, in Italia sono stati registrati 83 casi di Dengue e 51 casi di Chikungunya, con un caso autoctono per ciascuna di queste malattie. Per quanto riguarda il West Nile Virus, sono stati confermati 5 casi di infezione nell’uomo. Questi dati sono stati resi noti nell’aggiornamento della dashboard, che da oggi per Dengue e Chikungunya diventa settimanale, e nel primo bollettino relativo al West Nile, pubblicato il 19 luglio 2025.
Dal 1 gennaio al 15 luglio 2025, il sistema di sorveglianza nazionale ha confermato 83 casi di Dengue: 82 di questi sono associati a viaggi all’estero e solo 1 è autoctono, con un’età mediana di 42 anni e una prevalenza del 53% di soggetti di sesso maschile. Non si sono registrati decessi. Per quanto riguarda la Chikungunya, i casi confermati sono 51: 50 legati a viaggi all’estero e 1 caso autoctono, con un’età mediana di 47 anni e anch’essa con una prevalenza del 53% di sesso maschile, senza decessi segnalati.
Situazione nel Lazio
Nel Lazio, in particolare nella provincia di Latina, sono stati segnalati i primi due casi autoctoni di infezione da virus West Nile, entrambi confermati dall’Istituto Spallanzani di Roma. Altri due casi nella stessa area sono attualmente sotto accertamento. La Regione sta attuando misure di sorveglianza e monitoraggio per gestire il focolaio. È fondamentale che la popolazione sia informata sui sintomi e le modalità di prevenzione riguardanti questa infezione.
Informazioni sul virus West Nile
Il West Nile Virus è una malattia infettiva trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Culex pipiens, che colpisce principalmente gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e possono trasmettere il virus anche a ospiti accidentali come l’uomo e i cavalli. È importante notare che la zanzara che trasmette il virus non è la zanzara tigre, ma la zanzara comune notturna, attiva dal tramonto all’alba. Altre modalità di trasmissione includono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti. In rari casi, sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
Sintomi e raccomandazioni
La maggior parte delle persone infette dal West Nile Virus non presenta sintomi evidenti. Tra i casi sintomatici, circa il 20% manifesta disturbi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare da pochi giorni a qualche settimana e variano in base all’età del soggetto. Nei bambini, si osserva frequentemente una febbre leggera, mentre i giovani possono sperimentare febbre più alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone con condizioni di salute compromesse, i sintomi possono risultare più gravi. In meno dell’1% dei casi, si presentano sintomi gravi, come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, convulsioni e, in casi estremi, paralisi e coma. È importante prestare attenzione a questi segnali, poiché alcuni effetti neurologici possono risultare permanenti.