Alligator Alcatraz, il detenuto italiano racconta: “Viviamo in una gabbia, come in un pollaio”

Veronica Robinson

Luglio 20, 2025

Due cittadini italiani si trovano attualmente rinchiusi nel centro di detenzione per migranti noto come Alligator Alcatraz, situato nelle paludi della Florida. Tra di loro c’è Gaetano Cateno Mirabella Costa, che ha già trascorso otto giorni in questa struttura, e Fernando Eduardo Artese, un italo-argentino. La situazione di Mirabella Costa è particolarmente critica, in quanto ha dichiarato di non avere alcuna possibilità di comunicare con il proprio avvocato.

Intervento del ministero degli affari esteri

Il 20 luglio 2025, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha confermato che sia il Consolato Generale d’Italia a Miami che l’Ambasciata d’Italia a Washington stanno seguendo con attenzione il caso dei due detenuti. La Farnesina ha reso noto di essere in costante contatto con i familiari dei due uomini e di aver già avviato interlocuzioni con le autorità competenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE).

Questioni legali e diritti dei migranti

La detenzione di Mirabella Costa e Artese solleva interrogativi sulla gestione dei migranti in Florida e sulle garanzie legali a loro disposizione. La mancanza di accesso a un avvocato rappresenta un problema serio, poiché i diritti dei detenuti dovrebbero essere sempre rispettati, indipendentemente dalla loro situazione migratoria.

Monitoraggio della situazione da parte delle autorità italiane

Le autorità italiane continuano a monitorare da vicino la situazione, cercando di garantire che i diritti dei propri cittadini siano tutelati. La questione sarà seguita con attenzione nei prossimi giorni, mentre ci si aspetta che le autorità competenti forniscano ulteriori chiarimenti sulla vicenda.

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