Amanti sorpresi dalla kiss cam dei Coldplay: motivi per cui non puoi fare causa

Rosita Ponti

Luglio 20, 2025

Il recente episodio accaduto durante un concerto dei Coldplay ha catturato l’attenzione dei social media, dove una “kiss cam” ha documentato un presunto tradimento. Questo evento ha scatenato una serie di reazioni e commenti virali, ma c’è un aspetto legale che merita di essere approfondito. Nonostante l’identificazione dei protagonisti e la rapida diffusione dell’immagine, risulta difficile perseguire legalmente gli organizzatori dell’evento. Questo perché, secondo la normativa vigente, chi acquista un biglietto per un concerto accetta implicitamente di essere ripreso. Le condizioni contrattuali di piattaforme come TicketOne chiariscono che la registrazione video è parte integrante dell’esperienza. Anche l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per identificare le persone non altera questa realtà legale: il problema principale rimane la diffusione di contenuti senza autorizzazione.

Il presunto tradimento e la kiss cam dei Coldplay

Durante il concerto tenutosi il 15 settembre 2025 a Milano, un momento di intimità catturato dalla kiss cam ha sollevato interrogativi su questioni di fedeltà e privacy. La scena ha scatenato un acceso dibattito online, con molti utenti che hanno espresso opinioni e speculazioni. La ripresa ha messo in luce non solo il comportamento di una coppia, ma anche le implicazioni legali legate alla registrazione di eventi pubblici. Nonostante l’attenzione rivolta al presunto tradimento, è fondamentale considerare le normative che regolano la registrazione e la diffusione di immagini in contesti pubblici. Il caso ha messo in evidenza come eventi di questo tipo possano rapidamente trasformarsi in discussioni legali e morali, sollevando domande su cosa sia accettabile in un contesto di intrattenimento.

Nessuna violazione: cosa prevede il biglietto

In Italia, l’acquisto di un biglietto per eventi pubblici implica l’accettazione di specifiche condizioni legali. Secondo l’articolo 97 della legge sul diritto d’autore (L. 633/1941) e il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), chi partecipa a un evento consente automaticamente di essere ripreso. La giurisprudenza italiana, supportata da sentenze della Corte di Cassazione, conferma che le riprese in contesti pubblici sono legittime, a condizione che non ledano la dignità delle persone coinvolte. Questo significa che, nel caso della kiss cam, non vi è violazione legale da parte degli organizzatori del concerto, poiché i partecipanti hanno accettato queste condizioni al momento dell’acquisto del biglietto.

TicketOne e le clausole che autorizzano le riprese

Le condizioni di vendita di TicketOne, uno dei principali distributori di biglietti in Italia, stabiliscono chiaramente che l’ingresso a un evento comporta il consenso a essere fotografati e ripresi. Questo accordo vale anche per i minori, purché accompagnati da un adulto. Tale disposizione consente agli organizzatori di utilizzare le immagini del pubblico senza incorrere in violazioni legali. Non è necessaria alcuna firma esplicita; basta semplicemente entrare all’evento. Questo aspetto è cruciale, poiché chiarisce che la responsabilità legale non ricade sugli organizzatori, ma piuttosto sulle persone che diffondono le immagini senza consenso.

Diffusione online: il vero limite legale

Sebbene la registrazione di un evento sia legittima, la pubblicazione di video che ritraggono persone riconoscibili senza il loro consenso è un’altra questione. La legge italiana vieta la diffusione di tali immagini, salvo eccezioni legate a scopi giornalistici o artistici. La condivisione di un video virale che ritrae una coppia in momenti privati può comportare gravi violazioni della privacy. Chi decide di pubblicare tali contenuti rischia sanzioni penali e civili, che possono arrivare fino a 18 mesi di reclusione. È fondamentale sottolineare che l’autorizzazione implicita all’ingresso non si estende alla diffusione da parte di terzi.

AI e identificazione: nuovi rischi, stessa responsabilità

Un ulteriore elemento di discussione riguarda la rapidità con cui il protagonista del video è stato identificato, grazie a software di intelligenza artificiale in grado di riconoscere volti anche in video di bassa qualità. Sebbene la normativa europea (AI Act) stabilisca dei limiti sull’utilizzo di tali strumenti, il riconoscimento post-evento è tecnicamente e legalmente fattibile. Tuttavia, è importante notare che non è l’intelligenza artificiale a violare la legge, ma chi pubblica contenuti riconducibili a soggetti non consenzienti. Questo solleva interrogativi sulla responsabilità di chi diffonde informazioni e immagini in un contesto così delicato.

Responsabilità legale e possibilità di azione

Il protagonista del video virale non ha la possibilità di citare in giudizio gli organizzatori del concerto, poiché ha accettato le riprese al momento dell’acquisto del biglietto, come stabilito dalle clausole contrattuali. Tuttavia, potrebbe rivolgersi a chi ha pubblicato e diffuso le immagini, richiedendo la rimozione e, se necessario, un risarcimento. La responsabilità legale non ricade sugli organizzatori dell’evento né sulla kiss cam, ma su chi ha scelto di condividere il contenuto senza il consenso delle persone coinvolte.

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