Il Governo Meloni ha recentemente preso decisioni significative riguardanti il settore bancario, azzerando una tassa sugli extraprofitti delle banche, mentre contemporaneamente riduce le misure di sostegno contro la povertà. Queste scelte includono anche l’aumento dell’Iva sui prodotti destinati ai bambini e la mancanza di fondi per garantire mammografie, con un deficit di 6 milioni di euro. Secondo un’analisi condotta dalla Fabi, nel 2024 le banche italiane hanno registrato profitti per ben 46,5 miliardi di euro, segnando un incremento di quasi 6 miliardi rispetto all’anno precedente e un impressionante aumento del 183% rispetto al 2021.
Situazione complessa del settore bancario
La situazione si complica ulteriormente con il crescente risiko bancario che ha ripercussioni dirette sui cittadini. Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha espresso la sua preoccupazione in una nota, chiedendo al Governo di essere trasparente con la popolazione. Secondo Conte, in oltre 1000 giorni di amministrazione, i beneficiari di queste politiche sono stati solo un ristretto gruppo di persone, lasciando la maggior parte dei cittadini in una situazione di difficoltà.
Interrogativi sulla giustizia sociale
Il contesto economico attuale, caratterizzato da profitti record per le banche, solleva interrogativi sulla giustizia sociale e sull’equità delle politiche fiscali adottate dal Governo. Mentre le istituzioni finanziarie prosperano, le misure di sostegno per le fasce più vulnerabili della popolazione sembrano essere messe da parte, creando un divario crescente tra ricchi e poveri in Italia.