Papa Leone XIV: “La presenza di Dio offre pace interiore nelle sfide quotidiane”

Veronica Robinson

Luglio 20, 2025

Nella XVI domenica del Tempo Ordinario, il 20 luglio 2025, Papa Leone XIV ha officiato la Messa nella Cattedrale di Albano Laziale, dedicata a San Pancrazio Martire, prima di rientrare in Vaticano dopo le sue vacanze estive. Questo evento ha avuto un’importanza storica e spirituale notevole per la comunità locale e per l’intera area dei Castelli Romani. Durante il suo saluto, il Papa ha espresso la sua gioia nel celebrare l’Eucaristia in una cattedrale così bella, accogliendo con affetto il Vescovo, le Autorità e i fedeli presenti.

Il messaggio dell’omelia

Durante l’omelia, Papa Leone XIV ha affrontato temi di grande rilevanza come l’ospitalità, il servizio e l’ascolto. Il Pontefice ha richiamato il Vangelo di Luca, dove due sorelle, Marta e Maria, accolgono Gesù, dedicandosi a Lui in modi diversi. Sant’Agostino, riflettendo su questo episodio, affermava che Marta e Maria rappresentano due stili di vita: quello attivo e quello contemplativo. La prima è simbolo di fatica, la seconda di riposo; una è temporanea, l’altra eterna.

Nella sua riflessione, il Papa ha esortato i cristiani a mettere al centro della loro vita quotidiana il rapporto con Dio, invitando a essere contemplativi come Maria, che ascolta la parola di Gesù, e attivi come Marta, occupata nei servizi per l’Ospite divino. Ha sottolineato che non bisogna considerare questi due approcci come opposti, ma piuttosto come due facce della stessa medaglia. “È fondamentale che viviamo la nostra fede nella concretezza dell’azione e nella fedeltà ai nostri doveri”, ha affermato il Pontefice, evidenziando l’importanza di momenti di silenzio e preghiera per ascoltare ciò che lo Spirito Santo suggerisce.

Il richiamo all’ascolto

Il Vangelo riporta le parole di Gesù a Marta: “Marta, Marta, tu ti affanni per molte cose, ma di una sola cosa c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. Questo passaggio evidenzia che l’unica necessità è ascoltare la parola del Signore, presente in quel momento attraverso Gesù. Papa Leone XIV ha suggerito che i giorni estivi possono rappresentare un’opportunità per riscoprire l’importanza dell’intimità con Dio, che ci permette di essere più aperti e accoglienti verso gli altri.

Nonostante il suo soggiorno estivo a Castel Gandolfo, il Papa ha manifestato preoccupazione per la situazione mondiale, invocando la pace e sottolineando l’importanza del dialogo e dell’unità. “Sono giorni in cui abbiamo più tempo libero per raccoglierci e meditare, oltre che per incontrarci e scambiarci visite”, ha affermato, esortando a prendersi cura degli altri e a condividere esperienze e idee.

Promuovere una cultura di pace

Papa Leone XIV ha esortato i fedeli a promuovere, attraverso la solidarietà e la condivisione della fede, una vera e propria cultura di pace. Ha sottolineato l’importanza di aiutare chi ci circonda a superare le fratture e le ostilità, costruendo comunione tra le persone, i popoli e le religioni. Durante l’Angelus, Papa Francesco aveva già parlato dell’importanza di “stare ai piedi” di Gesù e di essere pronti ad accogliere chi ha bisogno.

In preparazione all’arrivo del Papa, sono stati organizzati numerosi eventi. Davanti al Duomo di San Pancrazio è stato allestito un palco per le troupe televisive di tutto il mondo, e in piazza Pia è stato posizionato un mega schermo con centinaia di posti a sedere. Il Papa ha ricordato che sia il servizio che l’ascolto richiedono impegno, fatica e capacità di rinuncia. Ha portato come esempio la dedizione dei genitori nella gestione della famiglia e l’impegno dei figli a rispondere ai loro sforzi.

La figura del Papa e le sue attività estive

Ascolto e servizio sono quindi visti come due atteggiamenti complementari per aprirsi alla presenza di Dio. Le figure di Maria, Marta e Abramo nella Liturgia odierna invitano a trovare un equilibrio tra contemplazione e azione, riposo e fatica. Durante la sua pausa estiva, Papa Leone XIV ha continuato a presiedere celebrazioni, come quella della Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova e ha celebrato l’Eucaristia presso la sede dell’Arma dei Carabinieri per il 75° anniversario del loro santo patrono. Ha anche visitato le Clarisse di Albano nel loro monastero di clausura, dimostrando uno stile di vicinanza autentica con le persone, caratteristico della sua missione papale.