La donna italiana, Valentina Greco, 42 anni, residente a Sidi Bou Said, in Tunisia, è stata ritrovata dopo dieci giorni di assenza. Le autorità locali, in collaborazione con l’ambasciata italiana a Tunisi, hanno confermato che la donna si trova in buone condizioni di salute, nonostante le circostanze misteriose che hanno circondato la sua scomparsa.
Il ritrovamento è avvenuto grazie all’ottima cooperazione tra le forze tunisine e l’ambasciata, che ha permesso di localizzare Valentina, la quale aveva interrotto i contatti con la sua famiglia. Si è scoperto che era in casa, priva di sensi, e potrebbe essere rimasta in quella condizione per tutto il tempo, sfuggendo ai controlli delle autorità. La Farnesina ha comunicato che, sebbene siano in corso accertamenti medici, le condizioni apparenti di Valentina non destano preoccupazione. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha contattato la madre della donna per informarla della situazione.
La testimonianza della madre
La madre di Valentina ha rivelato che la figlia era svenuta all’interno di un armadio. “Per fortuna mi hanno dato ascolto e hanno cercato in casa”, ha dichiarato. La donna ha espresso la sua gioia per il ritrovamento: “Sono felicissima, ci ho appena parlato. La gendarmeria l’ha trovata in casa, era priva di sensi e subito portata in ospedale. Non poteva aver lasciato i gatti a casa da soli, lo sentivo”. La madre sta organizzando il viaggio per raggiungere Valentina, desiderosa di starle accanto.
Prima della sua scomparsa, la madre aveva condiviso con i media che Valentina aveva affrontato un grave problema di salute in passato, un’embolia polmonare che richiede un trattamento continuo con farmaci anticoagulanti, di cui non può fare a meno.
Il silenzio del fratello
Alessio Greco, il fratello di Valentina, ha preferito mantenere il riserbo riguardo alla situazione. Interpellato dall’ANSA, ha dichiarato: “Vogliamo capire bene cosa sia successo, quindi no comment”. La famiglia, visibilmente sollevata per il ritrovamento, è comunque in attesa di ulteriori chiarimenti su quanto accaduto.
Le perplessità del legale
L’avvocato Gianfranco Piscitelli, rappresentante dell’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse, ha espresso il suo scetticismo riguardo alla versione ufficiale. “Non credo assolutamente a quanto riportato, poiché significherebbe che la polizia non è stata in grado di trovarla durante i precedenti sopralluoghi in casa. Aspettiamo di conoscere la verità”, ha affermato. L’associazione ha fornito supporto alla famiglia durante la ricerca di Valentina.
I dettagli della scomparsa
La scomparsa di Valentina ha generato dieci giorni di ansia per i familiari e gli amici. L’ultima comunicazione con la madre risale al 9 luglio, quando la donna ha riferito di alcuni problemi con il cellulare. Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, alcune amiche avrebbero menzionato che Valentina aveva respinto le avances di un uomo, che lavora nella zona in cui vive. Il fratello ha dichiarato di non escludere alcuna pista, pur affermando che Valentina è sempre stata molto attenta ai diritti delle donne e non ha mai manifestato un interesse per una conversione religiosa.
Ora si attende di capire cosa sia realmente accaduto durante questi giorni di assenza e quali siano le motivazioni dietro la scomparsa di Valentina.