Un uomo di 40 anni ha vissuto per quattro anni in una condizione di totale isolamento nella sua abitazione a Vigevano, in provincia di Pavia. La sua ex compagna, insieme a tre complici, tra cui un’altra donna e due uomini, lo ha tenuto segregato, approfittando della sua infermità psichica che lo rende incapace di provvedere a sé stesso. Durante questo lungo periodo, la vittima ha subito privazioni estreme, vivendo senza acqua calda, riscaldamento e con il cibo razionato.
Operazione di liberazione
L’operazione che ha portato alla liberazione dell’uomo è stata condotta dalle forze dell’ordine, che hanno emesso ordinanze cautelari nei confronti della sua ex compagna e dei tre complici. Le accuse formulate nei loro confronti includono sequestro di persona, abbandono e circonvenzione di incapace, oltre a truffa aggravata. Il giudice ha disposto misure restrittive, tra cui il divieto di avvicinamento alla vittima e di comunicazione con lui, con l’aggiunta dell’obbligo di indossare un braccialetto elettronico.
Indagini e riflessioni
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante, evidenziando come la vittima fosse completamente a disposizione dei suoi aguzzini, che hanno sfruttato la sua vulnerabilità per i propri interessi. Questo caso solleva interrogativi sulla protezione delle persone vulnerabili e sull’efficacia delle misure di prevenzione e intervento in situazioni di abuso e sfruttamento. La comunità di Vigevano è rimasta scioccata dalla scoperta di tale situazione, che ha portato a una riflessione più ampia sui diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di un sistema di supporto più robusto.