Fondi, 20 luglio 2025 – La lotta contro il virus West Nile ha subito un duro colpo con la morte di una donna di 82 anni, ricoverata presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi. La paziente, originaria di Nerola, era stata accolta in ospedale il 14 luglio a causa di febbre e stato confusionale. Purtroppo, le sue condizioni sono rapidamente deteriorate, portando al decesso. Questo tragico evento ha indotto la Regione Lazio a rafforzare le misure di sorveglianza nella provincia di Latina.
Casi confermati di infezione da virus West Nile
Attualmente, nella provincia di Latina sono stati segnalati sei casi di infezione da virus West Nile. Due dei pazienti sono in condizioni critiche a causa di patologie preesistenti e sono ricoverati all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Gli altri quattro pazienti mostrano segni di miglioramento clinico. A seguito di questa situazione, la Regione ha attivato un piano straordinario di sorveglianza e monitoraggio sanitario, avviato il 17 luglio, per garantire diagnosi tempestive e accurate per i casi sospetti.
Misure di prevenzione e sensibilizzazione
Le autorità sanitarie hanno messo in atto misure di prevenzione, che comprendono disinfestazioni mirate nei pressi dei focolai identificati e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. È fondamentale che le persone eliminino i ristagni d’acqua, i quali rappresentano un habitat ideale per le larve della zanzara Culex pipiens, il principale vettore della malattia. Nella provincia di Latina, le larve si sviluppano facilmente in canalette di scolo, fossi e piccoli corsi d’acqua.
I medici sono invitati a prestare particolare attenzione nella gestione dei casi neurologici e a segnalare tempestivamente qualsiasi febbre sospetta. Sono previsti anche controlli veterinari sugli equidi e una sorveglianza sierologica straordinaria negli allevamenti, per monitorare la diffusione del virus.
Trasmissione e sintomi del virus West Nile
Il virus West Nile si trasmette principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Non esiste una trasmissione diretta da persona a persona; l’uomo è considerato un ospite terminale e, una volta infettato, non può trasmettere l’infezione ad altri individui o zanzare. Nella maggior parte dei casi, l’infezione decorre senza sintomi evidenti. Solo il 20% degli infetti presenta febbre, mal di testa, nausea e sfoghi cutanei, con sintomi generalmente lievi. Tuttavia, nei soggetti anziani o con condizioni di salute compromesse, il virus può causare forme neurologiche severe, inclusi febbre alta, tremori e, nei casi più gravi, paralisi e coma.
Consigli per la prevenzione del virus West Nile
Per proteggersi dal virus, si consiglia di utilizzare repellenti, indossare abiti chiari e lunghi e limitare l’esposizione all’aperto durante le ore più a rischio, come all’alba e al tramonto. È essenziale rimuovere ogni ristagno d’acqua per diminuire i focolai larvali nei giardini e nei cortili.
Per ulteriori informazioni sulla febbre West Nile, la Regione Lazio invita a visitare i siti ufficiali. La situazione attuale evidenzia l’importanza di una corretta informazione pubblica e di comportamenti responsabili, poiché la prevenzione rimane la prima difesa contro il virus West Nile.