Un nuovo modello di Intelligenza Artificiale sviluppato da Microsoft promette diagnosi del cancro al seno più precise e tempestive, riducendo errori e falsi positivi grazie all’analisi delle risonanze magnetiche.
La lotta contro il cancro al seno potrebbe presto contare su un alleato potente: l’Intelligenza Artificiale. Un nuovo modello sviluppato dal team AI for Good Lab di Microsoft, in collaborazione con l’Università di Washington e altri centri internazionali, ha dimostrato una precisione diagnostica senza precedenti. Il sistema, chiamato FCDD (Fully Convolutional Data Description), si basa su un approccio innovativo: invece di imparare come appare ogni tipo di tumore, memorizza le immagini normali e segnala tutto ciò che appare anomalo.
Un modello di Intelligenza Artificiale migliora la diagnosi precoce del tumore alla mammella
Nel corso dello studio sono stati analizzati oltre 9.700 esami di risonanza magnetica mammaria. Il modello è stato testato in contesti realistici, anche dove la prevalenza del tumore era inferiore al 2%. In questi casi, lo strumento ha saputo riconoscere anomalie sottili che spesso sfuggono all’occhio umano. Una prospettiva che potrebbe ridurre drasticamente i falsi negativi, soprattutto in pazienti con seno denso, dove la diagnosi resta più complicata.
Il cancro al seno è ancora oggi la forma tumorale più diffusa tra le donne. Solo in Italia, secondo l’AIOM, nel 2024 sono stati stimati oltre 53.000 nuovi casi. Anche se la sopravvivenza a cinque anni è in crescita (88% secondo l’AIRC), resta fondamentale anticipare i tempi della diagnosi. Lo screening attuale – che prevede mammografie annuali gratuite per le donne tra i 50 e i 69 anni – ha salvato molte vite, ma presenta ancora limiti evidenti.
Più accuratezza e meno ansia: cosa può cambiare davvero con questo strumento
I metodi tradizionali, come la risonanza magnetica, sono spesso affiancati a mammografia ed ecografia nei casi più complessi, ma il loro eccesso di sensibilità può causare problemi. Un numero elevato di falsi positivi spinge molte pazienti a sottoporsi a biopsie inutili e a vivere un carico d’ansia evitabile. Il nuovo algoritmo, invece, sembra offrire un miglior equilibrio tra accuratezza e sicurezza, intervenendo solo quando è davvero necessario.

Il sistema FCDD analizza direttamente l’immagine, senza bisogno di supervisione manuale, ed è pensato proprio per quegli scenari in cui il tumore è raro ma le anomalie sono tante e variegate. Ciò lo rende adatto per l’uso reale nei programmi di screening, dove spesso si devono esaminare migliaia di immagini in poco tempo.
Già nel 2023 un’altra IA aveva mostrato la capacità di prevedere la diffusione del tumore in altre parti del corpo, aprendo nuove strade alla prevenzione oncologica. Questo nuovo sviluppo, però, punta alla diagnosi precoce vera, quella che può fare la differenza tra una cura efficace e una diagnosi tardiva.
Lo strumento, ancora in fase di studio, potrebbe presto affiancare o addirittura potenziare le strategie sanitarie pubbliche, migliorando non solo le statistiche di sopravvivenza, ma anche la qualità della vita delle pazienti coinvolte.