Anche nel 2025, il tema dei compiti per le vacanze continua a generare discussioni accese tra studenti e famiglie. Secondo un’indagine condotta dal portale Skuola.net, l’80% degli studenti delle scuole secondarie ha ricevuto incarichi estivi, con un terzo di loro che considera il carico di lavoro eccessivo. Questo scenario non solo influisce sull’esperienza estiva degli studenti, ma coinvolge anche le famiglie, che si trovano a dover gestire un peso che, nella metĆ dei casi, viene condiviso.
Il ruolo delle famiglie nella gestione dei compiti
Le famiglie giocano un ruolo cruciale nella gestione dei compiti per le vacanze. Circa il 20% dei genitori si impegna attivamente fin dall’inizio dell’estate, mentre un ulteriore 27% interviene solo quando si avvicina il rientro a scuola e nota un disinteresse da parte dei figli. Questo porta a una situazione in cui i genitori e gli studenti “fanno squadra” contro le assegnazioni ritenute eccessive. Infatti, l’11% degli studenti ha riportato il malcontento dei genitori, che vedono i compiti come un ostacolo alle vacanze estive. Circa il 23% dei genitori sarebbe disposto ad accettare i compiti, ma solo se limitati.
Nonostante ciò, esistono studenti che riescono a godere di un’estate senza compiti, generalmente quelli che si trovano a cambiare ciclo scolastico o che sono seguiti da insegnanti più comprensivi. Questo divario evidenzia la necessitĆ di un approccio più equilibrato nella gestione dei carichi di lavoro estivi.
Compiti assegnati in ritardo e carichi di lavoro eccessivi
Un altro aspetto problematico emerso dall’indagine ĆØ la tempistica con cui vengono assegnati i compiti. Il 30% degli studenti ha ricevuto incarichi aggiuntivi dopo la conclusione delle lezioni, mentre il 26% ha visto aumentare il carico di lavoro durante le vacanze, attraverso comunicazioni sporadiche via registro elettronico. Tra le scuole medie e superiori, il divario ĆØ significativo: solo l’11% dei ragazzi delle medie ha ricevuto compiti in ritardo, rispetto al 32% degli studenti delle superiori.
Solo il 40% degli intervistati ha avuto accesso a un elenco completo delle assegnazioni prima della chiusura dell’anno scolastico. Questo porta a riflessioni sulla recente circolare del ministro Valditara, che invita i docenti a gestire i carichi di studio con maggiore attenzione e a non assegnare compiti dopo la fine delle lezioni.
Percezione dei carichi di lavoro tra studenti
La percezione dei carichi di lavoro ĆØ un altro punto critico. Solo il 28% degli studenti ritiene che il carico assegnato sia giusto, mentre oltre il 20% lo considera addirittura infattibile. Un 45% degli studenti pensa che il lavoro sia impegnativo, ma comunque gestibile. Le materie più pesanti risultano essere l’Italiano, citato dal 36% dei partecipanti, seguito dalla Matematica (25%) e dalle Lingue Classiche (19%).
Questo scenario influisce sulla capacitĆ degli studenti di organizzare il proprio tempo, tra studio e riposo. A poco più di un mese dalla fine della scuola, circa l’80% degli studenti non ha completato i compiti: il 45% ha svolto meno della metĆ , mentre il 34% non ha nemmeno iniziato. Solo il 7% afferma di essere a buon punto.
Il potere dei compiti creativi
Un aspetto positivo emerge quando si parla di compiti “creativi”. Circa il 35% degli studenti ha la possibilitĆ di combinare apprendimento e svago grazie a incarichi alternativi proposti da alcuni docenti. AttivitĆ come la scrittura di un diario delle vacanze, la visione di film tematici e la creazione di contenuti multimediali ispirati a opere d’arte sono viste come un modo per ridurre l’ansia legata ai compiti. Queste attivitĆ , infatti, tendono a registrare un tasso di completamento molto più elevato rispetto ai compiti tradizionali, suggerendo che un approccio innovativo alla didattica potrebbe migliorare l’esperienza estiva degli studenti.