Garlasco, la Procura conferma: “Assente contaminazione sul Dna di ignoto 3”

Rosita Ponti

Luglio 21, 2025

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Pavia, continua a suscitare interesse e dibattito. Le recenti analisi genetiche hanno rivelato un profilo completo, composto da 22 marcatori, che non lascia spazio a dubbi sulla sua validità. Questo materiale biologico, significativo e abbondante, risulta incompatibile con una semplice contaminazione accidentale. La conferma di tali risultati proviene dal perito nominato dal giudice per le indagini preliminari.

Analisi genetiche e risultati

Nel corso delle indagini sul delitto di Chiara Poggi, il Dna di un soggetto ignoto, identificato come “ignoto 3”, è stato rinvenuto sulla bocca della vittima. Secondo quanto emerso, questo Dna non sarebbe il risultato di una contaminazione recente, avvenuta durante le ultime analisi dell’incidente probatorio. Il perito del gip di Pavia ha confermato che il profilo genetico trovato è completo e dettagliato, con la presenza di ben 22 marcatori. Questo aspetto è cruciale, poiché una tale quantità di materiale biologico non può essere attribuita a un semplice contatto accidentale.

Le analisi hanno quindi escluso la possibilità che il Dna possa essere stato trasferito in modo involontario, suggerendo invece una connessione diretta tra il profilo genetico e l’omicidio. Questo sviluppo rappresenta un passo avanti significativo nelle indagini, poiché offre nuove piste da seguire e potenzialmente nuovi sospetti da esaminare. L’esperto ha sottolineato l’importanza di questi risultati, che potrebbero rivelarsi determinanti nel corso del processo.

Il contesto del caso

L’omicidio di Chiara Poggi risale al 2007 e ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La giovane, di soli 26 anni, fu trovata senza vita nella sua abitazione a Pavia, un caso che ha suscitato grande attenzione mediatica e un’ampia copertura da parte dei media. Le indagini iniziali portarono all’arresto di un sospetto, ma il caso si è complicato nel tempo, con diverse teorie e piste seguite dagli inquirenti.

Negli anni, il caso ha subito vari sviluppi, inclusi appelli e richieste di revisione delle prove. La recente scoperta del profilo genetico rappresenta una nuova opportunità per la giustizia, ma anche un motivo di riflessione sulla complessità delle indagini di omicidio e sull’importanza delle prove scientifiche nel processo giudiziario. La comunità e i familiari di Chiara Poggi attendono con ansia ulteriori sviluppi, sperando che la verità possa finalmente emergere.

Prospettive future

Con l’emergere di nuove prove, le autorità stanno ora valutando come procedere. Le analisi genetiche potrebbero portare a un riesame del caso e a possibili arresti, mentre gli avvocati difensori potrebbero contestare l’interpretazione delle nuove evidenze. La strada da percorrere è ancora lunga, ma il rinnovato interesse per il caso potrebbe stimolare ulteriori indagini e l’esplorazione di piste precedentemente trascurate.

L’omicidio di Chiara Poggi rimane uno dei casi irrisolti più discussi in Italia, e la recente scoperta del Dna rappresenta un nuovo capitolo in questa intricata vicenda. La comunità di Pavia e tutti coloro che seguono il caso sperano che le nuove scoperte possano finalmente portare a giustizia per Chiara e la sua famiglia.