Il conflitto nella Striscia di Gaza continua a causare una grave crisi umanitaria, con l’occupazione che si intensifica nella parte centrale dell’enclave. Nella giornata del 21 luglio 2025, l’IDF ha concentrato le sue operazioni militari in questa area, con notizie di bombardamenti che avrebbero colpito otto abitazioni e tre moschee, provocando la morte di tre persone.
Morti per malnutrizione a Gaza
Nelle ultime 24 ore, almeno 19 palestinesi, tra cui una bambina di soli quattro anni, sono deceduti a causa della fame nella Striscia di Gaza. Questa tragica informazione è stata diffusa da media internazionali come la BBC e la CNN, che hanno citato il portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, situato a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. La situazione rimane critica, con la CNN che ha riportato che, dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023, almeno 76 bambini hanno perso la vita a causa della malnutrizione.
Le conseguenze dell’occupazione
L’occupazione della Striscia di Gaza da parte dell’IDF ha portato a un deterioramento significativo delle condizioni di vita per la popolazione locale. Le famiglie si trovano ad affrontare non solo la mancanza di cibo, ma anche l’assenza di servizi essenziali e di assistenza sanitaria. Gli ospedali, già sovraccarichi a causa del conflitto, non riescono a far fronte all’emergenza alimentare e sanitaria che colpisce in particolare i più vulnerabili, come i bambini e gli anziani.
Le notizie di bombardamenti che hanno colpito case e luoghi di culto aumentano la tensione tra le comunità locali e le forze militari. La mancanza di sicurezza e la continua violenza rendono la vita quotidiana insostenibile per gli abitanti della Striscia, che si trovano a vivere in un clima di paura e incertezza. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione, mentre le richieste di aiuti umanitari si intensificano.
La risposta della comunità internazionale
Di fronte a questa emergenza, la comunità internazionale sta cercando di mobilitare risorse per alleviare la crisi umanitaria che affligge la Striscia di Gaza. Organizzazioni non governative e agenzie delle Nazioni Unite stanno cercando di fornire assistenza alimentare e sanitaria, ma le operazioni sono ostacolate dalla situazione di conflitto e dalla difficoltà di accesso alle aree colpite. La speranza è che un cessate il fuoco possa permettere la distribuzione di aiuti e la ripresa di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte nel conflitto.