La situazione epidemiologica riguardante la West Nile in Italia continua a seguire le tendenze degli anni passati. Il 21 luglio 2025, l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che, dall’inizio dell’anno fino al giorno precedente, sono stati registrati dieci casi nel territorio nazionale, con la maggior parte di essi, sette per l’esattezza, localizzati nella regione Lazio, in particolare nella provincia di Latina. Questa notizia arriva in un momento critico, dopo il decesso di una donna di 82 anni, ricoverata in un ospedale a Fondi, a causa di complicazioni derivanti da una puntura di zanzara.
Analisi della diffusione del virus
Il report dell’Istituto Superiore di Sanità rivela che, tra i sette casi registrati nel Lazio, sei hanno manifestato una forma neuro-invasiva della malattia, mentre un caso ha presentato solo sintomi febbrili. L’analisi demografica dei pazienti mostra che quattro sono uomini e tre donne, con un’età media di 72 anni, che varia dai 63 agli 86 anni. Questi dati sono il risultato del sistema di sorveglianza attuato dal Ministero della Salute, con il supporto dell’Iss per le valutazioni umane.
Nel corso dell’anno 2024, il sistema di sorveglianza ha registrato un totale di 460 casi di infezione da West Nile, di cui 272 hanno mostrato la forma neuro-invasiva. I decessi associati a questa malattia nel 2024 sono stati 20, un dato che mette in evidenza la gravità della situazione e l’importanza di monitorare con attenzione l’andamento del virus.
Strategie di prevenzione e monitoraggio
La West Nile è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare, e le autorità sanitarie stanno promuovendo misure preventive per limitare la sua diffusione. Tra le azioni consigliate ci sono l’uso di repellenti per insetti, la protezione delle aree residenziali dalle zanzare e la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai rischi legati alle punture di insetto. Le autorità locali si stanno attivando con campagne informative e interventi di disinfestazione per ridurre il numero di zanzare nei centri abitati.
La sorveglianza epidemiologica rimane una priorità , con l’intento di identificare rapidamente nuovi casi e implementare interventi mirati. È essenziale che la popolazione rimanga attenta e segua le indicazioni degli enti sanitari, specialmente durante i periodi di maggiore attività delle zanzare.
La situazione attuale richiede un monitoraggio costante e un impegno collettivo per affrontare e contenere la diffusione della West Nile in Italia, tutelando così la salute pubblica.