ActionAid: “Gaza in crisi profonda. L’organizzazione accusa Israele di usare la fame come arma”

Rosita Ponti

Luglio 22, 2025

Con la situazione a Gaza che ha raggiunto livelli di emergenza alimentare senza precedenti, l’organizzazione umanitaria ActionAid lancia un appello urgente per garantire un accesso umanitario immediato e senza restrizioni. Questo accesso è fondamentale per permettere la distribuzione di aiuti su larga scala, attraverso le Nazioni Unite, inclusa l’UNRWA, e altre agenzie con comprovata esperienza. I leader mondiali sono chiamati a intervenire senza indugi. In diverse aree della Striscia di Gaza, il personale di ActionAid e i partner locali continuano a sostenere le comunità, nonostante le difficoltà estreme e le condizioni drammatiche che stanno affrontando.

Le testimonianze delle vittime

Una madre, intervistata da ActionAid, ha condiviso il suo drammatico racconto: “Non esiste una parola in arabo che possa descrivere l’orrore che stiamo vivendo. Ogni giorno porto il peso della fame sul cuore. È una tragedia reale. Come donna lavoratrice, la fame mi prosciuga più del lavoro stesso. Torno a casa a mani vuote, senza nulla da dare da mangiare ai miei figli. Il pane è un lusso e le lacrime non bastano più a consolarli. La fame non è temporanea: è parte della nostra vita.”

Questa situazione rappresenta una carestia prolungata e sistematica. Alaa AbuSamra, responsabile per la risposta alle emergenze di ActionAid a Gaza, ha dichiarato: “Le persone crollano per strada a causa della fame. Le madri danno ai loro bambini acqua con zucchero al posto del latte. I bambini sono ridotti a scheletri. Il cibo è introvabile o ha prezzi inaccessibili. La comunità internazionale è complice di questa situazione. Dove sono i camion degli aiuti? Dove sono le sanzioni promesse? Invece di portare sollievo, queste azioni hanno condannato la popolazione a una morte lenta. Gaza è un incubo che deve finire.”

Le restrizioni agli aiuti umanitari

Nonostante l’aggravarsi della crisi, le autorità israeliane continuano a ostacolare, limitare e militarizzare la distribuzione degli aiuti umanitari, violando il diritto internazionale. Questo sistema attuale compromette i principi fondamentali dell’azione umanitaria, come imparzialità, neutralità e indipendenza, contribuendo direttamente alla carestia che affligge la popolazione.

Faten Abu Shamalah, coordinatrice di progetto per Wefaq, un partner di ActionAid, ha denunciato la grave situazione: “I terreni agricoli sono inaccessibili, i mercati sono distrutti e gli aiuti sono bloccati. Le persone sopravvivono con cibo in scatola, quando riescono a trovarlo. Le verdure fresche sono rarissime e comunque inavvicinabili per la maggior parte di noi. La popolazione beve acqua contaminata e le malattie si stanno diffondendo. In preda alla disperazione, si cucina con legna, plastica e persino rifiuti, a causa della totale mancanza di carburante ed elettricità.

La situazione attuale e le richieste di ActionAid

Nella notte scorsa, i bombardamenti su Gaza sono stati intensi. Tuttavia, oggi la vera arma è la fame. ActionAid chiede un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario completo e senza ostacoli per garantire la sopravvivenza della popolazione. La comunità internazionale deve agire ora per porre fine a questa crisi umanitaria devastante e restituire un minimo di dignità alle persone che vivono in queste condizioni estreme.