Nel contesto delle indagini in corso, il 15 gennaio 2025, emergono dettagli inquietanti riguardanti le pressioni esercitate da un’imprenditrice nei confronti di un ex ministro. Secondo i documenti ufficiali, l’imprenditrice, identificata come Boccia, ha fatto richieste sempre più insistenti e dirette per ottenere una nomina fiduciaria dal ministro, cercando di giustificare la sua presenza quotidiana negli uffici ministeriali. Questo comportamento si è accompagnato a tentativi di screditare i collaboratori più vicini al ministro, favorendo un progressivo isolamento di questi ultimi.
Accuse e richieste di boccia
Le accuse mosse dai pubblici ministeri rivelano che Boccia ha fatto numerose richieste pressanti per ottenere il telefono cellulare del ministro Sangiuliano, strumento fondamentale per i contatti istituzionali. Le richieste includevano ispezioni del dispositivo, l’accesso alle password e lo sblocco delle applicazioni. In alternativa, l’imprenditrice ha chiesto di avere accesso remoto senza restrizioni. Questa serie di richieste ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla privacy delle comunicazioni ministeriali.
Comportamenti inquietanti
Inoltre, secondo le indagini, a partire dall’11 giugno 2024, Boccia ha imposto al ministro di non indossare la fede nuziale, arrivando persino a sottrarla. Questi comportamenti hanno sollevato interrogativi su possibili conflitti di interesse e sull’integrità delle istituzioni coinvolte. Le autorità stanno ora esaminando attentamente la situazione per determinare l’entità delle pressioni e le conseguenze legali per tutti i soggetti coinvolti.