Caso Sangiuliano: la Procura di Roma conclude le indagini preliminari su Maria Rosaria Boccia per stalking e lesioni

Veronica Robinson

Luglio 22, 2025

Nel contesto delle indagini in corso, il 15 gennaio 2025, emergono dettagli inquietanti riguardanti le pressioni esercitate da un’imprenditrice nei confronti di un ex ministro. Secondo i documenti ufficiali, l’imprenditrice, identificata come Boccia, ha fatto richieste sempre più insistenti e dirette per ottenere una nomina fiduciaria dal ministro, cercando di giustificare la sua presenza quotidiana negli uffici ministeriali. Questo comportamento si è accompagnato a tentativi di screditare i collaboratori più vicini al ministro, favorendo un progressivo isolamento di questi ultimi.

Accuse e richieste di boccia

Le accuse mosse dai pubblici ministeri rivelano che Boccia ha fatto numerose richieste pressanti per ottenere il telefono cellulare del ministro Sangiuliano, strumento fondamentale per i contatti istituzionali. Le richieste includevano ispezioni del dispositivo, l’accesso alle password e lo sblocco delle applicazioni. In alternativa, l’imprenditrice ha chiesto di avere accesso remoto senza restrizioni. Questa serie di richieste ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla privacy delle comunicazioni ministeriali.

Comportamenti inquietanti

Inoltre, secondo le indagini, a partire dall’11 giugno 2024, Boccia ha imposto al ministro di non indossare la fede nuziale, arrivando persino a sottrarla. Questi comportamenti hanno sollevato interrogativi su possibili conflitti di interesse e sull’integrità delle istituzioni coinvolte. Le autorità stanno ora esaminando attentamente la situazione per determinare l’entità delle pressioni e le conseguenze legali per tutti i soggetti coinvolti.