La situazione in Ucraina continua a essere caratterizzata da tensioni e incertezze diplomatiche. Il Cremlino ha espresso scetticismo riguardo ai progressi nei negoziati proposti da Kiev, previsti per mercoledì 5 marzo 2025 in Turchia. Il portavoce russo, Dmitrij Peskov, ha affermato che ci sarà “molto lavoro” da fare, sottolineando che le posizioni delle due parti sono “diametralmente opposte”.
Situazione a Kiev
In questo contesto, la capitale ucraina, Kiev, ha vissuto una notte di intensi bombardamenti russi, che ha preceduto la visita del ministro francese degli Affari Esteri, Jean-Michel Barrot. Durante l’incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, Barrot ha discusso questioni legate alla difesa, ponendo particolare attenzione alla produzione congiunta di droni a lungo raggio. Questi droni sono cruciali per Kiev, in quanto permetteranno di colpire obiettivi russi più in profondità.
Piano di produzione di armi
Zelensky ha delineato un obiettivo ambizioso: aumentare del 50% la produzione di armi in Ucraina nei prossimi sei mesi. Questo piano è motivato dalla crescente carenza di munizioni e proiettili d’artiglieria, un problema critico nonostante le rassicurazioni ricevute dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Durante la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, Kiev ha esortato i propri alleati a velocizzare gli acquisti di sistemi di difesa dagli Stati Uniti. Dalla Germania, è arrivata la promessa di fornire cinque sistemi Patriot e munizioni antiaeree.
Fronte militare e attacchi russi
Sul fronte militare, gli attacchi russi non mostrano segni di rallentamento. Con la contraerea ucraina indebolita, il paese si trova in una posizione vulnerabile. La stazione della metropolitana di Kiev è stata avvolta da una nube di polvere, mentre gli abitanti, dopo mesi di relativa calma, tornano a rifugiarsi nei sotterranei per cercare sicurezza.
Intensificazione degli attacchi
Inoltre, Mosca ha intensificato l’uso di droni contro la popolazione civile e sta esercitando pressione su più fronti nella parte orientale del paese. In risposta, l’Ucraina ha effettuato attacchi a lungo raggio contro basi aeree, raffinerie e depositi di carburante nelle regioni russe di Belgorod e Kursk, dimostrando la determinazione di Kiev a colpire obiettivi strategici sul territorio nemico.