Femminicidio di Ilaria Sula: avviato il giudizio immediato per la madre di Samson

Veronica Robinson

Luglio 22, 2025

Il 23 aprile 2025, la giustizia romana ha preso una decisione significativa nell’ambito del caso che ha scosso la capitale. Il giudice per le indagini preliminari, Antonella Minunni, ha emesso un decreto di giudizio immediato nei confronti di Nors Manlapaz, madre di Mark Antony Samson, il giovane di 23 anni accusato dell’omicidio della studentessa Ilaria Sula, di 22 anni. La donna è accusata di concorso in occultamento di cadavere, aggravato dalla volontà di nascondere un crimine più grave.

Il delitto e la scoperta del corpo

Il tragico evento si è verificato nell’appartamento di via Homs, a Roma, nel quartiere Africano, dove Ilaria Sula è stata brutalmente uccisa a coltellate. Il corpo della giovane è stato rinvenuto solo alcuni giorni dopo, nascosto in una valigia e abbandonato in un dirupo a Capranica Prenestina, a circa 40 chilometri dalla Capitale. Questo orrendo delitto ha suscitato un’ondata di indignazione e dolore tra la comunità locale e non solo.

Il processo a Nors Manlapaz

L’udienza per il processo a carico di Nors Manlapaz è fissata per il 10 dicembre 2025 presso il tribunale di Roma, che sarà presieduto da un giudice unico. È possibile che la donna, attraverso il suo avvocato, richieda di accedere a un rito alternativo, come il patteggiamento, per cercare di ridurre la propria pena.

Le accuse contro Mark Samson

Recentemente, è stata avanzata la richiesta di giudizio immediato anche per Mark Samson. Le accuse nei suoi confronti comprendono l’omicidio aggravato, con l’aggiunta della premeditazione e dell’occultamento di cadavere. Secondo le informazioni fornite dalla procura, le prove raccolte durante le indagini hanno permesso di richiedere che il processo per il giovane venga portato direttamente in dibattimento presso la corte d’Assise, senza passare per l’udienza preliminare.

Elementi emersi dalle indagini

Dall’analisi del cellulare di Samson sono emersi elementi che suggeriscono che l’aggressione non sia stata un atto impulsivo, ma piuttosto una violenza pianificata. Tra i messaggi trovati, spicca la frase “O torna con me o la uccido”, inviata a un amico, che evidenzia un chiaro intento di femminicidio. Flamur Sula, padre di Ilaria, ha espresso il suo desiderio di giustizia, affermando che la figlia aveva una vita davanti a sé e che non è accettabile che sia finita in modo così tragico. Ha riposto la sua fiducia nel sistema giudiziario italiano, sperando che venga fatta giustizia per la sua principessa.