Milano, il pubblico ministero ordina l’autopsia sul cadavere di Erika Ferini Strambi

Veronica Robinson

Luglio 22, 2025

Il caso di omicidio che ha scosso la comunità di Milano continua a svilupparsi. La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta riguardante la morte di Erika Ferini Strambi, una donna di 53 anni, il cui cadavere è stato rinvenuto il 16 luglio 2025 nelle campagne tra Pantigliate e Peschiera Borromeo. La scomparsa di Erika era stata segnalata dal padre, dopo che non era rientrata a casa nella notte tra il 5 e il 6 luglio.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Erika è stato scoperto da un agricoltore, a circa 200 metri dalla sua auto, che si trovava in un fossato con le portiere chiuse e le chiavi all’interno. Gli inquirenti hanno sottolineato che il luogo del ritrovamento era difficile da raggiungere, considerando che la donna si muoveva con l’ausilio di stampelle a causa di una disabilità. L’assenza di effetti personali, come borsa, documenti e cellulare, ha sollevato interrogativi sulla dinamica della scomparsa e sulla possibilità di un incontro con qualcuno prima della sua morte.

La Procura ha disposto un’autopsia per chiarire le cause del decesso, e il fascicolo è stato assegnato al pubblico ministero Francesco De Tommasi, con indagini condotte dal Nucleo investigativo dei Carabinieri. Gli esami autoptici potrebbero rivelare dettagli cruciali per la risoluzione del caso.

Elementi di sospetto

Diversi indizi hanno alimentato i sospetti degli investigatori. Tra questi, la presenza di slip sfilati e lasciati accanto al corpo di Erika, che suggeriscono un possibile incontro con un’altra persona prima della sua morte. Inoltre, il cellulare della donna è risultato spento dall’alba del 6 luglio e ha agganciato sempre la stessa cella, il che potrebbe indicare che il dispositivo si è scaricato o è stato gettato in un luogo inaccessibile.

La testimonianza del padre, che ha denunciato la scomparsa, e i dettagli raccolti dagli investigatori, portano a considerare diverse ipotesi, tra cui quella di un’aggressione o di un omicidio premeditato. Erika lavorava nel settore delle risorse umane presso Luxottica, e gli inquirenti stanno esaminando anche eventuali collegamenti con il suo ambiente lavorativo.

Le ultime tracce di vita

Le ultime immagini di Erika sono state registrate da telecamere di sorveglianza, che la mostrano mentre si allontana da un bar-karaoke. Le riprese documentano il suo viaggio sulle strade provinciali tra l’aeroporto di Linate e il Lodigiano, in direzione opposta rispetto a Milano, dove viveva da sola. Questo comportamento ha suscitato ulteriori interrogativi sulla sua scomparsa e sulle circostanze che l’hanno portata a trovarsi in quella zona.

Le indagini proseguono, e la comunità attende risposte su questo inquietante caso che ha scosso la tranquillità della zona. Gli sviluppi futuri potrebbero fornire ulteriori chiarimenti e portare a una risoluzione della vicenda.