Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha comunicato il ritiro del paese dallUNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, in un contesto di tensioni politiche e ideologiche. Questa decisione, annunciata il 10 gennaio 2025, è stata giustificata da Trump con accuse di “posizioni anti-americane” e “anti-israeliane”, nonché per la presunta promozione di un’agenda “woke” da parte dell’organizzazione. Le motivazioni economiche, tuttavia, sono emerse come un fattore cruciale, con Trump intenzionato a ridurre il peso finanziario degli Stati Uniti verso organismi internazionali considerati non vantaggiosi.
La scelta di ritirarsi dallUNESCO segue una revisione di 90 giorni, avviata lo scorso febbraio, che ha esaminato le eventuali tendenze antisemite o anti-Israele all’interno dell’organizzazione. Anna Kelly, vice portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato: “Il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall’UNESCO, che sostiene cause culturali e sociali divisive e lontane dal buonsenso che gli americani hanno scelto a novembre.”
La storia del ritiro e del rientro degli Stati Uniti dall’unesco
Il 12 ottobre 2017, l’amministrazione di Donald Trump aveva già annunciato l’intenzione degli Stati Uniti di uscire dallUNESCO, citando la parzialità dell’organizzazione nei confronti di Israele e la necessità di riforme. Il processo si è concluso formalmente il 31 dicembre 2018, con la perdita dello status di membri effettivi, mantenendo solo quello di osservatori. Questa decisione si inserisce in un contesto storico in cui gli Stati Uniti avevano già lasciato lUNESCO nel 1984 durante la presidenza di Ronald Reagan, per poi rientrare nel 2002.
Il finanziamento all’organizzazione era stato interrotto nel 2011, durante il mandato di Barack Obama, in seguito al riconoscimento della Palestina come Stato membro. Tuttavia, la vera e propria uscita si è verificata solo con Trump.
Il rientro degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Biden
Nel giugno 2023, l’amministrazione di Joe Biden ha annunciato la volontà di rientrare a pieno titolo nellUNESCO, come parte di una strategia volta a rafforzare le alleanze e la leadership statunitense negli organismi multilaterali. Questa decisione è stata ufficializzata durante una cerimonia il 25 luglio 2023 a Parigi, alla presenza della First Lady Jill Biden, che ha partecipato all’alzabandiera presso la sede dell’agenzia. L’adesione allUNESCO rappresenta un passo significativo per gli Stati Uniti, mirato a riaffermare il proprio impegno nei confronti della cooperazione internazionale e della cultura.