Gabriella Greison ha recentemente affrontato una controversia legata al suo modo di vestire durante un evento pubblico, commentando la situazione in un’intervista rilasciata a “Repubblica” il 15 marzo 2025. La fisica e scrittrice ha espresso il suo punto di vista con un tono ironico, esprimendo il disagio che ha provato di fronte agli attacchi ricevuti. Con un riferimento alla fisica quantistica, ha dichiarato di sentirsi “scissa in due, come onda e particella”, evidenziando la complessità della situazione.
La risposta di gabriella greison agli insulti
La Greison ha risposto agli insulti con sarcamo, sottolineando l’assurdità di alcuni commenti ricevuti: “Il mondo brucia, l’AI ci legge nel pensiero… e a voi sconvolge una donna con un décolleté che parla di fisica quantistica? Ma sul serio?” Ha poi proseguito con una critica incisiva, affermando che “non c’è un dress code per la dignità “. La sua affermazione si basa sulla convizione che la vera decenza non possa essere misurata attraverso l’abbigliamento, ma piuttosto attraverso il contenuto delle parole e delle idee.
Il messaggio di gabriella greison ai critici
Gabriella ha invitato i critici a riflettere sull’importanza di utilizzare la propria intelligenza e a considerare il contesto attuale, ricordando le lotte portate avanti dalle donne nel corso della storia. Ha affermato: “Fa caldo, ma funziona ancora”, suggerendo che l’intelligenza e il pensiero critico sono sempre rilevanti. Ha poi lanciato una provocazione, chiedendo come fossero vestite le migliaia di ragazze che si sono laureate recentemente, insinuando che anche a loro non dovrebbe essere preclusa la carriera scientifica a causa del loro aspetto.
Il supporto delle nuove generazioni
Infine, ha condiviso una foto di uno dei tanti selfie che le sono stati richiesti da studenti e studentesse al termine del suo discorso, evidenziando il supporto ricevuto da parte delle nuove generazioni. Concludendo il suo intervento, ha messo in discussione l’atteggiamento dei moralisti, sottolineando che le nuove generazioni desiderano interagire e confrontarsi con le figure di riferimento, a prescindere dall’abbigliamento.