Mercoledì pomeriggio e sera, l’Italia settentrionale sarà investita da un fronte instabile che porterà temporali intensi, grandine di media entità e, in alcune aree, **supercelle temporalesche**. Il rischio è elevato soprattutto in Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Cosa sono le supercelle e perché sono pericolose
Le supercelle sono temporali molto violenti e organizzati, caratterizzati dalla presenza di un mesociclone, ovvero un vortice rotante all’interno del cumulonembo. Questi fenomeni possono causare:
- Grandinate con chicchi di 2–3 cm di diametro;
- Raffiche di vento estimabili tra gli 80 e i 100 km/h;
- Piogge torrenziali localizzate e nubifragi;
- Trombe d’aria, in casi estremi.
L’instabilità è alimentata dall’aria calda e umida nei bassi strati e da correnti più fresche in quota, creando un mix che agisce da “carburante” per questi eventi estremi.
Zone più a rischio entro sera
La prime fasi del maltempo si svilupperanno sui rilievi alpini e prealpini, estendendosi poi all’alta pianura padana. Le regioni sotto osservazione includono:
- Piemonte e Lombardia – rischio grandinate e tempeste temporalesche;
- Liguria – rovesci e raffiche sui versanti esposti;
- Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia – possibili supercelle con nubifragi intensi.
Cosa fare per proteggersi
- Evita spostamenti non necessari nelle aree coinvolte;
- Parcheggia veicoli al riparo per prevenire danni da grandine;
- Assicurati di avere scorte di cibo e acqua in caso di interruzioni elettriche;
- Resta informato tramite bollettini ufficiali della Protezione Civile e aggiornamenti meteorologici.
Impatto su traffico e infrastrutture
I nubifragi intensi e la grandine possono provocare allagamenti improvvisi, visibilità ridotta e strade scivolose. Le raffiche possono causare danni a tetti, vetrate e piante. Si consiglia massima cautela durante gli spostamenti, soprattutto su strade montane e collinari.
Prossimi aggiornamenti
L’allerta non si limiterà a una sola giornata. Nuove perturbazioni potrebbero interessare il Nord Italia anche nei giorni seguenti, con ulteriore instabilità verso il weekend. Occorre monitorare le previsioni per eventuali estensioni dell’allerta.
Nota tecnica sul fronte instabile
Il fronte è pilotato da una depressione atlantica soprannominata “Circe”, che ha rotto il dominio dell’anticiclone africano. La differenza tra aria calda (sui 34–35 °C) nei bassi strati e l’aria fresca in quota rende l’atmosfera altamente instabile, perfetta per lo sviluppo di supercelle.