Un team di ricercatori di fama internazionale ha recentemente ottenuto un importante risultato nella comprensione della leucemia linfatica cronica (Cll), una delle forme più diffuse di tumore ematologico. Questo studio, frutto della collaborazione tra l’Università di Padova e il Centro Nazionale di Terapia Genica e Farmaci a Rna, è stato reso pubblico il 23 luglio 2025 sul ‘Journal of Hematology & Oncology’.
Scoperte sui Rna circolari
I risultati della ricerca mettono in luce come alcuni Rna circolari, molecole ancora poco esplorate, possano servire da indicatori significativi per identificare le forme più aggressive della leucemia. Le alterazioni cromosomiche associate a tali forme di malattia mostrano una correlazione con un aumento della produzione della proteina Bcl3. Gli autori dello studio ritengono che queste scoperte possano migliorare la diagnosi della Cll e supportare lo sviluppo di nuove terapie basate su Rna, rendendo le cure più efficaci nel futuro.
Utilizzando tecniche avanzate di sequenziamento e sofisticati algoritmi informatici, i ricercatori hanno analizzato per la prima volta il trascrittoma circolare, comprendente Rna con una struttura chiusa a cerchio, in pazienti affetti da una rara e aggressiva forma di leucemia linfatica cronica, che rappresenta circa l’1% dei casi diagnosticati. Questa analisi ha portato all’individuazione di due molecole, circCoro1C e circClec2D, particolarmente abbondanti nelle cellule maligne e associate ai casi più gravi della malattia.
Il ruolo dei ricercatori
Stefania Bortoluzzi, professoressa presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Università di Padova, co-coordinatrice dello studio insieme ad Andrea Visentin, ha evidenziato l’importanza di queste molecole come potenziali marcatori di aggressività tumorale. La loro identificazione potrebbe migliorare la capacità di prevedere l’evoluzione della malattia e, in futuro, diventare nuovi bersagli per lo sviluppo di farmaci a Rna.
Il progetto ha visto la partecipazione di un ampio sforzo internazionale, con il coinvolgimento di 28 centri di ricerca e ospedali in 12 Paesi. L’Università di Padova ha assunto il coordinamento scientifico dell’iniziativa, con un ruolo cruciale svolto dai laboratori di Medicina Computazionale, Ematologia e Biologia Molecolare. I ricercatori padovani hanno guidato la raccolta e l’analisi dei campioni, confrontando cellule tumorali aggressive, forme comuni della leucemia e cellule sane del sistema immunitario.
Supporto alla ricerca
La ricerca ha beneficiato di un sostegno significativo da parte dell’Università di Padova, attraverso il progetto Stars, della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, dei fondi Pnrr del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci a Rna, e dell’Associazione ‘Ricerca per credere nella vita’, fondata da una paziente affetta da leucemia per sostenere la ricerca nel campo dell’ematologia. Questo ampio supporto ha reso possibile la realizzazione di un’analisi pionieristica sugli Rna circolari nelle cellule leucemiche, un traguardo che rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro questa malattia.