La questione dei fondi per la sanità privata in Emilia-Romagna torna al centro del dibattito pubblico. Confindustria Emilia-Romagna ha lanciato un appello per riavviare un dialogo costruttivo con la Regione riguardo alla revoca degli indennizzi e ristori legati all’emergenza Covid-19. Questo invito arriva dopo un acceso confronto tra la Regione e l’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) Emilia-Romagna sui finanziamenti destinati alle strutture sanitarie.
Richiesta di rimborso e preoccupazioni
La richiesta di rimborso da parte della Regione, che ammonta a circa 80 milioni di euro, ha suscitato preoccupazione tra gli operatori del settore. Confindustria sottolinea che tale decisione contrasta con l’accordo siglato nel 2020 e formalizzato nel 2024, in cui le cliniche private accreditate si erano impegnate a mantenere i servizi attivi e a non ricorrere alla cassa integrazione durante la pandemia, contribuendo così a fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Importanza delle strutture accreditate
Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, ha evidenziato come le difficoltà economiche del sistema sanitario regionale non debbano tradursi in scelte politiche che svantaggiano la sanità privata. La Sassi ha rimarcato l’importanza delle strutture accreditate, definite un pilastro fondamentale del sistema sanitario, come dimostrato dall’esperienza vissuta durante il Covid-19. La revoca di indennizzi già concordati, secondo la presidente, evidenzia l’assenza di un piano di revisione della spesa pubblica. L’auspicio è che il confronto tra la Regione e Aiop Emilia-Romagna possa portare a una soluzione equilibrata, in grado di preservare gli alti standard di assistenza sanitaria nel territorio.
Riflessione sul modello di sistema sanitario
Confindustria ha inoltre sollecitato una riflessione approfondita sul modello di sistema sanitario regionale, puntando sulla necessità di garantire la sostenibilità economica nel lungo periodo. L’obiettivo è quello di ottimizzare la spesa e rafforzare i modelli di cooperazione tra pubblico e privato accreditato, affinché possano operare in modo integrato e sinergico.