È stata ricoverata presso l’Ospedale Meyer di Firenze una bambina di 11 anni, in condizioni critiche a causa di una cardiopatia congenita. I medici, grazie all’innovativo impianto di un pacemaker bicamerale senza fili, sono riusciti a salvarla. Questo intervento rappresenta un’importante novità , essendo il primo caso pediatrico in Toscana, il secondo a livello nazionale e uno dei primi cinque nel mondo. Dopo un breve periodo di degenza, la giovane paziente ha potuto tornare a casa in ottime condizioni, pronta a riprendere la sua vita senza limitazioni.
Intervento chirurgico precedente
Quando la bambina è stata trasferita al Meyer, era già stata sottoposta a un intervento chirurgico per l’impianto di un pacemaker epicardico all’età di due anni. Tuttavia, a causa della rottura del catetere ventricolare del dispositivo precedente, si è presentata l’urgenza di un nuovo impianto. La paziente mostrava un blocco atrioventricolare completo, con una frequenza cardiaca estremamente bassa, non sostenibile per una vita normale. Considerando la giovane età della paziente e la sua necessità di stimolazione cardiaca continua, i medici hanno optato per il nuovo dispositivo senza fili, recentemente introdotto nella pratica clinica e progettato per rispettare il funzionamento fisiologico del cuore.
Dettagli dell’intervento
L’intervento, effettuato il 15 gennaio 2025, ha richiesto circa due ore e si è svolto con un approccio mini-invasivo. Gli specialisti del Gruppo Interaziendale APE (Aritmologia Pediatrica e dell’Età Evolutiva) hanno collaborato con il team di anestesisti del Meyer, guidati dal professor Zaccaria Ricci. Il nuovo pacemaker è stato impiantato direttamente nelle camere cardiache, utilizzando un accesso venoso percutaneo, senza necessità di incisioni cutanee o tasche sottocute. Questo dispositivo “leadless” è dieci volte più piccolo rispetto ai tradizionali pacemaker e ha dimensioni inferiori a quelle di una batteria ministilo. Certificato in Europa nel 2024, sebbene siano già stati effettuati impianti su adulti in Italia, mai prima d’ora era stato utilizzato su un bambino in Toscana.
Impatto della tecnologia nella sanitÃ
L’ospedale Meyer ha dimostrato così come la tecnologia possa apportare significativi miglioramenti nella cura dei piccoli pazienti, riducendo le complicanze associate ai dispositivi precedenti. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza di questo intervento, evidenziando il livello avanzato della sanità pubblica nella regione e l’impegno a mantenerla all’avanguardia. Giani ha ribadito la necessità di investire in un modello sanitario universalistico, chiedendo supporto anche a livello nazionale per garantire la continuità e l’innovazione dei servizi sanitari.