Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso il suo continuo dissenso nei confronti dell’uso della decretazione d’urgenza, ritenuta eccessiva, durante la Cerimonia del Ventaglio tenutasi questa mattina, il 5 gennaio 2025, a Montecitorio. Fontana ha sottolineato l’importanza di esplorare forme alternative di presentazione delle iniziative legislative, piuttosto che affidarsi esclusivamente a questo strumento.
La tradizione della cerimonia del ventaglio
La tradizione della Cerimonia del Ventaglio risale al 1893, quando l’Associazione stampa parlamentare donò un ventaglio al presidente Giuseppe Zanardelli, in risposta a una sua osservazione sul caldo. Da quel momento, il gesto è diventato un rito annuale, con i giornalisti della tribuna stampa che firmano un ventaglio di carta da consegnare al presidente della Camera.
Analisi dei lavori della camera dei deputati
Nel suo intervento, Fontana ha analizzato i lavori della Camera dei Deputati, evidenziando un bilancio economico positivo che ha chiuso l’anno con un avanzo di 45 milioni di euro. Tuttavia, ha focalizzato la sua attenzione sull’uso della decretazione d’urgenza, che ha raggiunto livelli record con il governo Meloni, superando quota 100 in soli 32 mesi. La media di approvazione di decreti legge è stata di circa uno ogni 9,7 giorni, un ritmo simile a quello dei governi Conte II e Draghi, che operavano in un contesto di emergenza sanitaria.
Fontana ha dichiarato di voler continuare la sua battaglia contro questa prassi, sottolineando che è importante far comprendere ai ministri che le leggi possono entrare in vigore anche con un certo ritardo, senza dover ricorrere a procedure inadeguate. Ha anche menzionato le raccomandazioni provenienti dal Quirinale, che invitano a mantenere una certa omogeneità nei decreti, evitando di includere argomenti non pertinenti. Inoltre, ha anticipato che, nell’ambito della terza riforma del regolamento, si potrebbe considerare l’eliminazione della sospensione di 24 ore dell’attività legislativa.
Fontana affronta la politica estera e i temi cruciali
Durante il suo discorso, Fontana ha anche trattato questioni di politica estera, in particolare i dazi imposti dagli Stati Uniti e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Ha affermato che è fondamentale mantenere la calma nelle trattative commerciali, poiché le relazioni tra Europa e Stati Uniti sono di grande importanza strategica. Secondo lui, non c’è né la volontà né la possibilità che gli Stati Uniti possano rinunciare a questo legame privilegiato.
In merito all’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, Fontana ha sollevato interrogativi su come questa decisione potrebbe influenzare la situazione attuale. Ha evidenziato che, sebbene ci sia la possibilità che un riconoscimento possa indebolire Hamas, c’è anche il rischio che Israele reagisca in modo aggressivo, sentendosi minacciato. Fontana ha espresso la sua speranza che gli ostaggi vengano liberati al più presto, definendo l’azione di Hamas del 7 ottobre come orribile e sottolineando la sproporzione della reazione israeliana.
Indiscrezioni sulla candidatura per il veneto
In merito alle voci riguardanti una possibile candidatura a presidente della regione Veneto, Fontana ha dichiarato di non avere informazioni al riguardo. Ha precisato che non è una persona che abbandona un lavoro a metà e ha riconosciuto l’importanza del Veneto per la Lega, definendolo una regione delicata. Ha inoltre espresso la sua convinzione che il centrodestra riuscirà a trovare un accordo, anche se ha manifestato scetticismo riguardo alle tempistiche, ricordando che in passato gli accordi finali sono stati raggiunti solo in un secondo momento.