Una tragica vicenda ha colpito la comunità di Pescara, dove una ragazzina di dodici anni ha perso la vita annegando in mare. L’incidente è avvenuto in un tratto di costa della zona centrale della città il 15 luglio 2025. Secondo le prime ricostruzioni, la bambina, di origine straniera, si era tuffata in acqua da una spiaggia libera insieme a due coetanei, presumibilmente amici o parenti. Mentre i due ragazzi sono riusciti a tornare a riva, di lei non si è avuta più notizia.
Intervento delle autorità
Un bagnante, accorgendosi della situazione, ha immediatamente dato l’allerta, contattando i bagnini dei lidi circostanti. La risposta delle autorità è stata rapida e coordinata, coinvolgendo uomini e mezzi della Guardia Costiera, sommozzatori dei Vigili del Fuoco, polizia locale, Guardia di Finanza e ambulanze del servizio 118. Le operazioni di ricerca si sono protratte per oltre due ore, con le forze dell’ordine che hanno setacciato l’area in cerca della giovane dispersa.
Operazioni di salvataggio
Un momento cruciale è stato rappresentato dall’intervento dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, che ha contribuito a coordinare le operazioni di salvataggio. Due sommozzatori si sono immersi nelle acque all’altezza delle scogliere frangiflutti e, poco dopo, hanno rinvenuto il corpo della ragazzina, in arresto cardiaco. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati sia sul posto che durante il trasporto all’ospedale civile di Pescara, per la giovane non c’è stato nulla da fare. È deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso.
Impatto sulla comunità
La comunità è rimasta profondamente scossa da questo tragico evento, che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle spiagge e sull’importanza di una vigilanza costante, specialmente nei periodi estivi quando le spiagge sono affollate. Le autorità competenti stanno ora indagando per chiarire la dinamica dell’incidente e prevenire simili tragedie in futuro.