Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Bologna, insieme alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Bentivoglio, continua a implementare le misure previste dal Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi. Queste azioni sono state attivate dopo la conferma di un caso di infezione da Chikungunya nel comune di Bentivoglio. Le indagini epidemiologiche hanno portato all’identificazione del probabile caso indice, noto anche come caso zero, che rappresenta la prima persona colpita dall’infezione. Questo individuo è rientrato da un viaggio in una zona considerata a rischio.
L’analisi del caso ha portato alla classificazione come caso importato. La scoperta del caso indice aiuta a circoscrivere l’evento e conferma l’efficacia delle misure di monitoraggio già in atto, come sottolineato dalla Asl. Le attività di profilassi continueranno nei prossimi giorni, condizioni meteorologiche permettendo, con interventi di disinfestazione mirata nelle aree interessate. Anche i medici della medicina territoriale sono stati coinvolti in queste operazioni.
La Chikungunya è una malattia tipica delle zone tropicali, trasmessa all’uomo tramite la puntura delle zanzare del genere Aedes, tra cui la zanzara tigre. È importante notare che il virus non si trasmette da persona a persona, il che limita la diffusione nel territorio.
Situazione epidemiologica in Italia
Dall’inizio dell’anno fino al 22 luglio 2025, il sistema di sorveglianza nazionale ha registrato in Italia un totale di 96 casi di Dengue e 30 casi di Chikungunya. Questi dati sono stati comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel loro aggiornamento settimanale.
Analizzando i dati, tra il 1 gennaio e il 22 luglio 2025, sono stati confermati 96 casi di Dengue, di cui 93 sono stati associati a viaggi all’estero e 3 sono casi autoctoni. L’età mediana dei pazienti è di 41 anni, con una prevalenza del 54% di soggetti di sesso maschile e senza registrazione di decessi. Per quanto riguarda i casi di Chikungunya, dei 30 confermati, 29 sono stati attribuiti a viaggi all’estero, mentre 1 è un caso autoctono. L’età mediana dei pazienti affetti da Chikungunya è di 46,5 anni, con una predominanza del 57% di uomini, e anch’essi non hanno riportato decessi.
Questi numeri evidenziano la necessità di un monitoraggio continuo e di interventi tempestivi per prevenire la diffusione di queste malattie, specialmente nei periodi estivi, quando l’attività delle zanzare è maggiore. Le autorità sanitarie continuano a raccomandare la prudenza e l’adozione di misure di protezione personale per ridurre il rischio di infezione.