Le Dolomiti, meta ambita dell’estate italiana, sono nuovamente al centro dell’attenzione non solo per il fenomeno degli influencer e i recenti tornelli a pagamento, ma anche per il crescente problema dell’overtourism e le tensioni tra visitatori e gestori dei rifugi. Un episodio recente ha messo in evidenza la frustrazione di un gestore di un rifugio, Renato Costa, a causa di un comportamento inaccettabile da parte di un turista.
Incidente al rifugio
Il 20 agosto 2025, il Rifugio Franco Cavazza, situato nel Gruppo del Sella, ha subito danni a causa di un visitatore che ha reagito in modo aggressivo dopo aver ricevuto indicazioni su come scendere dalla montagna. Costa ha condiviso la sua esperienza su Facebook, corredandola di immagini, e ha successivamente rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera. Nella sua denuncia, ha descritto come il turista, un uomo che apparentemente non ha seguito le indicazioni fornite, sia tornato al rifugio in preda alla rabbia, danneggiando la porta e rivolgendo insulti al personale. “Una vergogna”, ha commentato Costa, evidenziando la crescente mancanza di pazienza tra i visitatori.
Dettagli dell’episodio
L’episodio, come riportato da Il Corriere della Sera, si è verificato in un lasso di tempo molto breve. I protagonisti della vicenda sono stati una coppia di turisti irlandesi, che avevano pernottato al rifugio e, seguendo il consiglio dello staff, si erano avviati verso valle lungo un sentiero ben segnalato. Tuttavia, pare che l’uomo abbia smarrito il percorso, scatenando una reazione sproporzionata al suo rientro.
Problemi più ampi
La situazione riflette un problema più ampio che affligge le Dolomiti, dove la pressione turistica sta aumentando e le interazioni tra visitatori e residenti diventano sempre più tese. I gestori dei rifugi, come Costa, si trovano ad affrontare non solo la sfida di mantenere un ambiente accogliente per i turisti, ma anche la necessità di gestire comportamenti inappropriati che minano l’esperienza di tutti.