Garlasco, nuove evidenze sulla contaminazione di “Ignoto 3”: le immagini della sala autoptica di Chiara Poggi

Rosita Ponti

Luglio 26, 2025

Nella puntata di venerdì 25 luglio 2025, il programma di Rete 4, Quarto Grado, ha presentato documenti esclusivi riguardanti la controversa pista della contaminazione nel caso di Garlasco. La trasmissione ha fatto ritorno all’ospedale di Vigevano, dove il 16 agosto 2007 il dottor Marco Ballardini ha eseguito l’autopsia su Chiara Poggi. Durante l’episodio sono state mostrate immagini inedite scattate proprio in quella mattina cruciale.

Confusione negli scatti fotografici

Le fotografie presentate nel programma rivelano una situazione di **confusione** che potrebbe aver influito sulla **contaminazione** della **garza** utilizzata per tamponare la bocca di Chiara, in cui è stato rinvenuto l’aplotipo Y di **Ignoto 3**. Nelle immagini si osserva una **valigia blu** aperta, una **macchina fotografica grigia** e un **recipiente** contenente **formalina**, destinato alla **conservazione** di **organi** e **tessuti**. Documenti sono sparsi disordinatamente, mentre **camici bianchi** occupano il primo ripiano. Sul lato destro della foto, un **medico** o il suo **assistente** è visibile con indosso un **camice** e **guanti monouso arancioni**, tipici delle **autopsie**. Questi dettagli sollevano interrogativi sulle **procedure** seguite durante l’autopsia e sull’eventuale contaminazione delle **prove**.

Garze e strumenti sul tavolo

In una seconda immagine, si notano **forbici** e un **costotomo**, utilizzato per aprire il **torace**. Sul mobiletto a destra, è presente una **sega circolare elettrica**, un **contenitore bianco** di **disinfettante** e una **confezione** di **mascherine chirurgiche** o **garze**. Tuttavia, si osservano anche delle **garze bianche** appoggiate su un piano: se fossero **pulite**, non dovrebbero trovarsi lì, mentre se fossero **sporche**, dovrebbero essere collocate nel **contenitore giallo** con **coperchio verde** presente sullo sfondo. Questa situazione solleva ulteriori dubbi sulla **gestione** delle **attrezzature** e delle **prove** durante l’autopsia.

Il coinvolgimento della genetista

La **genetista** Denise Albani, su richiesta del **gip** di **Pavia**, è stata incaricata di determinare se l’aplotipo Y attribuito a **Ignoto 3** sia riconducibile all’assassino o se sia il risultato di una **contaminazione**. Su alcune porzioni del campione, incluso quello che contiene il **profilo** di **Ignoto 3**, è stato isolato il **profilo** dell’assistente del **medico legale**. In risposta a questa scoperta, Albani ha deciso di interrogare Ballardini, il quale è stato intercettato dai microfoni del programma di Rete 4: “C’è un’indagine in corso – ha dichiarato il medico -, quando l’indagine sarà conclusa ne parleremo”. Questa fase dell’inchiesta si concentra sulle **persone** presenti durante l’autopsia nel 2007; oltre a **Ballardini**, erano presenti quattro **carabinieri** e un **barelliere** dell’obitorio, i quali avrebbero avuto un **contatto** minimo con la scena. Un’altra pista suggerisce che l’aplotipo di **Ignoto 3** possa appartenere a un uomo che avrebbe coperto la **bocca di Chiara** per impedirle di **urlare**. L’**ipotesi** di **asfissia meccanica** emerge frequentemente nei documenti, con l’autopsia del 2007 che menziona un **edema polmonare**, ma senza **lividi** sul **volto**.

×