La notte tra il 14 e il 15 gennaio 2025, un omicidio ha scosso Sesto San Giovanni, una città alle porte di Milano. La vittima, Hayati Aroyo, un uomo di 62 anni di origine turca, è stato brutalmente assassinato all’interno di un appartamento, dove è stato colpito da numerose coltellate. Successivamente, il luogo del delitto è stato dato alle fiamme, un gesto che ha suscitato particolare inquietudine tra gli investigatori.
Il contesto familiare della vittima
Hayati Aroyo non era un uomo qualunque. Era il cognato di Huseyin Sarai, noto boss della malavita turca, assassinato a Crotone il 31 gennaio 2005. In quel tragico episodio, Aroyo si trovava al volante dell’auto in cui Sarai è stato ucciso, un legame che ha sollevato interrogativi sulle possibili motivazioni dietro il suo omicidio. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani milanesi, gli agenti della Squadra Mobile di Milano stanno esaminando attentamente la situazione, poiché potrebbero emergere connessioni tra il passato criminale della famiglia e il delitto recente.
Le indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno conducendo un’inchiesta approfondita per chiarire le circostanze dell’omicidio. Gli investigatori hanno rinvenuto nell’appartamento di Aroyo diversi articoli e documenti che riguardano l’omicidio di Huseyin Sarai. Questo materiale potrebbe fornire indizi cruciali per ricostruire la dinamica dell’evento e le motivazioni che hanno portato al delitto. Gli agenti stanno anche interrogando familiari e conoscenti per raccogliere ulteriori informazioni che possano aiutare a delineare il profilo della vittima e a comprendere se l’omicidio sia stato premeditato o frutto di un conflitto improvviso.
La comunità di Sesto San Giovanni è in allerta, e i residenti si interrogano su quali possano essere le ripercussioni di questo omicidio. La presenza di un legame con la malavita turca ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona. Gli investigatori continuano a lavorare per fare chiarezza su questo caso, che ha già destato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.