Virus West Nile: 28 casi nel Lazio, misure di prevenzione intensificate a Roma

Veronica Robinson

Luglio 26, 2025

Il virus West Nile ha fatto la sua comparsa alle porte di Roma, con due casi segnalati nella provincia, precisamente nelle località di Anzio e Nettuno. Nella regione Lazio, sono stati confermati sette nuovi contagi, come indicato dalle analisi condotte presso il Laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro SpallanzaniIRCCS. Di questi sette nuovi casi, due presentano sintomi di sindrome neurologica, mentre cinque mostrano febbre da West Nile.

Con i recenti accertamenti, il numero totale di diagnosi di positività al virus West Nile per l’anno 2025 è salito a 28. Questi casi sono stati registrati principalmente nella provincia di Latina, che conta 26 casi totali, inclusa una paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi, e nella provincia di Roma, con due casi. Attualmente, tra i 28 pazienti confermati, 11 sono ricoverati in reparti ordinari per altre patologie, 3 sono stati dimessi e 11 si trovano in cura presso il proprio domicilio. Inoltre, due pazienti sono ricoverati in terapia intensiva e si registra un decesso.

Le località di presunta esposizione al virus nella provincia di Latina includono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia. Nella provincia di Roma, Anzio e Nettuno risultano i comuni interessati.

Nella giornata di ieri, si è tenuta una riunione della cabina di regia, composta da rappresentanti della Regione Lazio, dell’INMI Spallanzani, dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana e delle ASL competenti. Il prossimo bollettino informativo sarà pubblicato lunedì 28 luglio.

Emergenza in Campania: raccomandazioni per la salute dei bambini

A Napoli, Vincenzo Tipo, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria d’emergenza presso l’ospedale pediatrico Santobono, ha lanciato un appello per mantenere la calma e adottare misure di prudenza per proteggere i bambini dal virus West Nile, che ha colpito diverse aree d’Italia, inclusa la Campania. Tipo ha sottolineato che, sebbene il virus possa essere asintomatico o manifestarsi con sintomi simili a quelli di un’influenza leggera, è fondamentale prestare attenzione soprattutto nei bambini piccoli e nei soggetti vulnerabili.

L’ospedale Santobono-Pausilipon, importante centro pediatrico del Sud Italia, ha condiviso sui suoi canali social cinque semplici misure preventive: evitare passeggiate all’alba e al tramonto, vestire i bambini con abiti chiari e coprenti, utilizzare zanzariere su lettini e finestre, applicare repellenti adatti all’età pediatrica e rimuovere ristagni d’acqua.

Malattia da virus West Nile: sintomi e informazioni utili

La malattia causata dal virus West Nile è un’infezione trasmessa dalle zanzare, in particolare dal genere Culex pipiens, che colpisce prevalentemente gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e possono trasmettere il virus a cavalli e esseri umani. È importante notare che la zanzara che trasmette il virus non è la zanzara tigre, ma la zanzara comune notturna, attiva dal tramonto all’alba. Altre modalità di trasmissione includono trasfusioni di sangue, trapianti di organi da donatori infetti e, in rari casi, infezioni congenite.

La maggior parte delle persone infette non presenta sintomi. Tuttavia, circa il 20% dei casi sintomatici può manifestare febbre, mal di testa, nausea, vomito e ingrossamento dei linfonodi. I sintomi possono durare da pochi giorni a qualche settimana e variano in base all’età. Nei bambini, è comune una febbre leggera, mentre nei giovani si possono riscontrare febbre alta, arrossamento degli occhi e dolori muscolari. Negli anziani e nei soggetti con patologie preesistenti, i sintomi possono essere più gravi, con manifestazioni neurologiche che si presentano in meno dell’1% dei casi.

Iniziative del Ministero della Salute e misure di prevenzione

Recentemente, il Ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni, agli ordini dei medici e agli istituti zooprofilattici, esortando a rafforzare la sorveglianza per i casi umani di infezione da virus West Nile e Usutu Virus. È stata organizzata una riunione operativa con 290 medici dall’Istituto Spallanzani per discutere le misure da adottare.

Inoltre, per prevenire la trasmissione del virus attraverso le trasfusioni, il Centro Nazionale Sangue ha raccomandato di eseguire il test per la febbre da West Nile come alternativa alla sospensione temporanea della donazione di sangue per 28 giorni per coloro che hanno soggiornato nelle aree colpite. La direttrice del CNS, Luciana Teofili, ha garantito che le donazioni sono sicure grazie a misure di controllo e test specifici.

Infine, gli esperti avvertono che il numero di casi asintomatici è probabilmente sottostimato. Le condizioni climatiche, come le piogge seguite da ondate di caldo, e le migrazioni degli uccelli hanno contribuito alla diffusione del virus in diverse Regioni. La Rete degli Istituti Zooprofilattici continua a monitorare costantemente gli animali portatori del virus, come equidi e uccelli.

×