Funivia Faito: indagini sulla tragedia legata a presunti problemi di manutenzione

Rosita Ponti

Luglio 27, 2025

L’attenzione si è focalizzata sul cavo di trazione spezzato e sulla puleggia divelta durante la fase iniziale dell’incidente probatorio avviato dal giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata. Questo procedimento mira a fare luce sul tragico disastro della funivia del Monte Faito, avvenuto il 17 aprile 2025, che ha causato la morte di quattro persone, tra cui tre turisti stranieri e il macchinista 59enne, Carmine Parlato.

Accertamenti e ispezioni

Gli accertamenti, considerati irripetibili, si sono svolti all’interno dell’area ancora oggetto di sequestro. Le prime ispezioni hanno avuto luogo a valle, nei pressi della stazione di Castellammare di Stabia, dove è stata rinvenuta la testa fusa da cui si è distaccato il cavo di trazione. Successivamente, il gruppo di esperti si è spostato nella stazione a monte, situata a circa mille metri d’altezza. Qui, è stata riscontrata la puleggia che attiva il meccanismo di risalita, la quale risulta quasi completamente divelta.

Operazioni di verifica

Le operazioni di verifica sono proseguite con un’escursione nella zona impervia in cui è avvenuta la caduta della cabina. Gli esperti, divisi in gruppi di tre e accompagnati dai vigili del fuoco, hanno effettuato il sopralluogo in condizioni difficili. Durante l’intera operazione, un drone ha ripreso le immagini dall’alto, permettendo di condividere in tempo reale quanto stava accadendo con i presenti sul posto.

Dinamica dell’incidente

Il tempo stimato per il tragitto normalmente percorso dalle cabine è di otto minuti, un dato che si rivela utile per ricostruire la dinamica dell’incidente. Tra le ipotesi esaminate dagli inquirenti, emerge quella della possibile mancata manutenzione dell’impianto, un aspetto che potrebbe rivelarsi cruciale per comprendere le cause di questa tragedia.

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