Inizia l’obbligo dell’Alcolock, il dispositivo per il controllo alcolemico in auto

Veronica Robinson

Luglio 27, 2025

Con la pubblicazione del decreto attuativo nella Gazzetta Ufficiale, a partire dal 2025 entra in vigore l’obbligo di installare, a spese proprie, l’Alcolock per chi ha ricevuto una condanna per guida in stato di ebbrezza. Questa misura si applica a chi è stato sorpreso con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, stabilendo così che per un periodo di due anni tali conducenti dovranno utilizzare un veicolo dotato di questo dispositivo.

La decisione arriva in un periodo di intensa attività sulle strade e autostrade italiane, in concomitanza con l’esodo estivo, quando il traffico aumenta notevolmente. Il decreto, firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, delinea le specifiche tecniche e le modalità di installazione dell’Alcolock, fornendo indicazioni chiare per le officine autorizzate e per gli utenti. Questa misura rappresenta una delle novità più rilevanti introdotte dal nuovo Codice della Strada.

Funzionamento dell’alcolock

L’Alcolock opera come un etilometro. Prima di avviare il motore, il conducente deve soffiare nel dispositivo. Se il tasso alcolemico rilevato è superiore alla norma, il sistema impedisce l’accensione del veicolo. Solo quando il valore risulta pari a zero, il motore può essere avviato. Questo meccanismo di sicurezza è progettato per prevenire la guida in stato di ebbrezza, garantendo un maggiore livello di sicurezza stradale.

Obbligo di installazione

Il nuovo Codice della Strada rende obbligatorio l’installazione dell’Alcolock per i conducenti già sanzionati per guida in stato di ebbrezza. Questa misura è considerata cruciale per i recidivi, che potranno utilizzare solamente veicoli equipaggiati con il dispositivo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che tale obbligo è una risposta efficace per contrastare il fenomeno della guida sotto l’effetto dell’alcol, contribuendo a ridurre gli incidenti stradali.

Costi associati

Il costo stimato per l’installazione dell’Alcolock è di circa 2.000 euro, a cui si aggiungono i costi per i boccagli monouso, la manutenzione e i controlli periodici. Questi costi possono rappresentare un onere significativo per i conducenti, rendendo necessaria una riflessione sulle modalità di attuazione della norma e sull’impatto economico sui soggetti interessati.

Normative del decreto

Il decreto stabilisce che l’Alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli, sia per il trasporto di persone che di merci, a condizione che rispetti gli standard della normativa europea. Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per l’installazione, l’uso e la manutenzione del dispositivo. Gli installatori autorizzati dovranno applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione, garantendo così l’integrità del sistema.

Disattivazione del dispositivo

In alcuni modelli, potrebbe essere prevista un’opzione per disattivare temporaneamente l’Alcolock, utile in situazioni di emergenza. Tuttavia, per riattivare il sistema e sbloccarlo, potrebbe essere necessario l’intervento di un tecnico specializzato, garantendo così un ulteriore livello di sicurezza.

Controlli su strada

In caso di controlli, il conducente è tenuto a presentare l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura valido del dispositivo. È importante sottolineare che l’installazione dell’Alcolock non comporta la necessità di aggiornare il documento unico di circolazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicherà sul sito ufficiale un elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili.

Preoccupazioni da parte dei professionisti del settore

Diverse associazioni, come l’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni), hanno sollevato preoccupazioni riguardo al decreto sull’Alcolock, evidenziando potenziali criticità che potrebbero dar luogo a contenziosi legali. Tra le problematiche segnalate, l’installazione e lo smontaggio del dispositivo non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a verifica da parte degli uffici della motorizzazione civile. Anche Federcarrozzieri ha espresso preoccupazione, sottolineando che il parco auto italiano è molto datato, con quasi il 22% delle automobili circolanti che supera i 19 anni di età, rendendo difficile l’installazione dell’Alcolock su veicoli più vecchi.

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