Israele annuncia una tregua umanitaria di 24 ore e il ritorno degli aiuti a Gaza

Veronica Robinson

Luglio 27, 2025

Il conflitto in corso nella Striscia di Gaza continua a generare tensioni internazionali e preoccupazioni umanitarie. In data 26 luglio 2025, il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno annunciato un piano congiunto per fornire aiuti aerei alla popolazione palestinese, mentre l’UNRWA ha espresso critiche riguardo a tali iniziative, definendole costose e potenzialmente pericolose per i civili.

L’esercito israeliano lancia aiuti umanitari nella Striscia di Gaza

L’esercito israeliano ha reso noto di aver avviato un’operazione aerea per il lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, dove la situazione alimentare è critica. Secondo un comunicato delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), il lancio ha compreso sette pacchi contenenti farina, zucchero e cibo in scatola. “L’operazione è parte degli sforzi per facilitare l’ingresso di aiuti nella regione”, si legge nel post pubblicato su Telegram. La grave crisi alimentare ha spinto le autorità israeliane ad agire, sebbene le critiche sull’efficacia e sulla sicurezza di tali misure continuino a emergere.

Cessate il fuoco umanitario in programma

A partire da domani mattina, l’esercito israeliano applicherà un cessate il fuoco umanitario in diverse aree della Striscia di Gaza, inclusa la Striscia settentrionale. La notizia è stata diffusa tramite una nota ufficiale, che sottolinea come questa tregua sia mirata a facilitare la distribuzione degli aiuti. Tuttavia, l’ONU ha segnalato difficoltà nel raccogliere e distribuire le forniture umanitarie già immagazzinate, sollevando preoccupazioni riguardo alla capacità di risposta alla crisi.

Israele interviene sulla Freedom Flotilla

Nella stessa giornata, soldati israeliani hanno fatto irruzione sulla nave Handala della Freedom Flotilla, che tentava di forzare il blocco marittimo per portare aiuti umanitari a Gaza. Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, non ci sono stati scontri durante l’operazione, ma le riprese in diretta dalla nave sono state interrotte, sollevando interrogativi sulla trasparenza dell’operazione.

Manifestazione contro il governo a Tel Aviv

A Tel Aviv, si è tenuta una manifestazione antigovernativa in cui i partecipanti hanno chiesto la fine del conflitto e il rilascio degli ostaggi israeliani. Durante l’evento, Or Levy, un ex ostaggio, ha esortato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a intervenire per risolvere la situazione. La manifestazione ha visto la partecipazione di familiari degli ostaggi, che hanno marciato verso l’ambasciata americana, evidenziando la crescente pressione pubblica per una soluzione diplomatica.

Ripresa degli aiuti umanitari e corridoi per l’ONU

Le IDF hanno annunciato la ripresa dei lanci di aiuti umanitari a Gaza, con l’istituzione di corridoi umanitari per facilitare il passaggio dei convogli delle Nazioni Unite. Questa decisione è stata presa dopo una valutazione della situazione sul campo e mira a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale, contestando le affermazioni di una deliberata carestia.

Morti e feriti nella Striscia di Gaza

Negli ultimi giorni, almeno 42 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa di bombardamenti e scontri. Fonti mediche confermano che i raid aerei e il fuoco delle forze israeliane hanno causato un numero crescente di vittime tra la popolazione civile, mentre le autorità israeliane affermano di aver sparato solo colpi di avvertimento.

Incontro diplomatico a Parigi

Recentemente, si è svolto un incontro tra funzionari israeliani e siriani a Parigi, mediato dagli Stati Uniti, per discutere della situazione di sicurezza e tentare di contenere l’escalation del conflitto. La diplomazia internazionale continua a cercare soluzioni per una crisi che sta colpendo duramente la popolazione civile e alimentando tensioni regionali.

Chiamata all’azione per la comunità internazionale

Con la situazione che si aggrava, il segretario generale della Caritas Gerusalemme ha lanciato un appello per un intervento immediato, sottolineando che il personale umanitario sta affrontando gravi difficoltà e che la comunità internazionale deve agire per garantire l’accesso agli aiuti. La crisi umanitaria a Gaza richiede un’attenzione urgente e un impegno collettivo per porre fine alla sofferenza della popolazione.

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