La marina israeliana ferma una nave di attivisti in rotta verso Gaza

Rosita Ponti

Luglio 27, 2025

La marina israeliana ha effettuato un intervento nei confronti della nave Handala, che trasportava attivisti e aiuti umanitari diretta verso Gaza. L’imbarcazione, salpata dall’Italia, è stata intercettata il 27 luglio 2025, mentre si dirigeva verso le coste palestinesi. A bordo si trovavano diversi politici, medici e giornalisti provenienti da vari paesi europei, tutti impegnati a portare supporto a una popolazione in difficoltà.

Giustificazione dell’operazione

Israele ha giustificato l’operazione sostenendo che l’ingresso della nave nelle acque territoriali rappresentava un’azione “illegale”. Nonostante l’intervento, tutti i passeggeri sono stati messi in salvo, e la Handala è stata scortata verso i porti israeliani senza che si registrassero incidenti o situazioni di pericolo per l’equipaggio e i passeggeri.

Accesso umanitario a Gaza

L’azione della marina israeliana ha riacceso il dibattito sull’accesso umanitario a Gaza e sulle restrizioni imposte da Israele. La missione della Handala era volta a portare non solo beni di prima necessità, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulle condizioni di vita nella Striscia. La presenza di politici e giornalisti a bordo ha sollevato interrogativi su come le tensioni politiche influenzino le operazioni umanitarie nella regione.

Sicurezza delle frontiere

Il governo israeliano ha ribadito la sua posizione riguardo alla sicurezza delle proprie frontiere e ha avvertito che simili tentativi di violazione delle acque territoriali non saranno tollerati. Questa situazione evidenzia le sfide continue legate all’assistenza umanitaria in aree conflittuali e il delicato equilibrio tra aiuto e sicurezza.

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