Palermo, confiscato un hotel e assegnato al nipote di Brusca: Antimafia annuncia controlli approfonditi

Veronica Robinson

Luglio 27, 2025

Il vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Mauro D’Attis, ha recentemente commentato la situazione di Giorgio Cristiano, nipote dell’ex boss mafioso Giovanni Brusca, in relazione all’assegnazione di un albergo a Palermo, sequestrato alla mafia nel 2020. D’Attis ha sottolineato l’importanza di esaminare attentamente il caso, evidenziando che ogni elemento deve essere considerato senza pregiudizi legati al cognome. La questione è emersa in seguito a un’inchiesta condotta da ‘Confidential’, il format di approfondimento di Fanpage.it, relativo alla gestione dell’Hotel Garibaldi, situato nella rinomata piazza Politeama.

Dettagli sull’assegnazione dell’hotel

L’Hotel Garibaldi, confiscato alla mafia, è stato assegnato nel 2021 alla Cribea srl, società di Giorgio Cristiano. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, il tribunale di Palermo ha approvato questa assegnazione con il parere favorevole della Procura e della Questura. La Cribea srl ha ottenuto la gestione dell’hotel grazie alla sua precedente esperienza nella gestione di un bed and breakfast, il ‘Ruggiero Settimo Room‘, avviato nel 2020. A soli 29 anni, Cristiano ha saputo ottenere la gestione di un albergo di prestigio partendo da un capitale sociale iniziale di 10mila euro.

L’Agenzia nazionale per i beni confiscati ha confermato l’assegnazione, dichiarando che il tribunale ha esaminato il nome di Giorgio Cristiano e non ha riscontrato problematiche. Inoltre, è stato specificato che la Cribea srl non è soggetta a misure di prevenzione. Questa situazione ha sollevato interrogativi e preoccupazioni, considerando il legame familiare di Cristiano con Giovanni Brusca, noto per la sua storia criminale e il suo recente rilascio.

Il patrimonio di Giovanni Brusca e le sue implicazioni

Oltre all’Hotel Garibaldi, il patrimonio di Giovanni Brusca include anche altri due alberghi a Palermo: l’hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace Hotel. L’hotel Borgo Vecchio è gestito dalla stessa Cribea srl, mentre l’Astoria Palace è sotto la gestione della Shc srl, società di Salvatore Cristiano, cognato di Brusca. Entrambi gli alberghi erano stati confiscati alla mafia nel 2015, ma sono stati restituiti ai legittimi proprietari nel 2016, in quanto non è stato dimostrato alcun legame tra il gruppo Ponte e il costruttore Sbeglia.

La questione degli alberghi e della loro gestione solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia delle procedure di assegnazione dei beni confiscati alla mafia. L’assegnazione di un bene così significativo a un familiare di un noto mafioso come Giovanni Brusca ha suscitato preoccupazione nell’opinione pubblica e tra gli esperti del settore, che chiedono un’analisi più approfondita delle circostanze che hanno portato a questa decisione. La vicenda di Giorgio Cristiano e dell’Hotel Garibaldi rappresenta un caso emblematico delle sfide che le istituzioni italiane affrontano nella lotta contro la mafia e nella gestione dei beni confiscati.

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